Rogo nell’ala Covid in Macedonia, 14 morti. Aperta un’inchiesta sulle cause
SKOPJE Un incendio è scoppiato mercoledì sera, poco dopo le 21, mentre il Paese stava celebrando la festa del 30mo anniversario dell’Indipendenza, nell'ospedale modulare per ammalati di Covid-19 di Tetovo, in Macedonia del Nord. Le fiamme hanno causato la morte di 14 persone. Il ministero della Salute ha dichiarato ieri che, insieme alle vittime, altri dodici persone ricoverate sono rimaste ferite e sono state inviate al reparto di emergenza dell'ospedale e la loro vita non sarebbero in pericolo. Al momento dell'incendio, un totale di 26 pazienti era ricoverato nell'ospedale modulare, ha spiegato ancora il ministero.
Un comunicato afferma che sono stati emessi dalla magistratura gli ordini «per l'identificazione dei corpi delle 14 vittime causate dal rogo, mentre si sta ancora cercando se vi siano altri morti». Che a Tetovo si sia scatenato in pochi istanti un vero e proprio inferno di fuoco è dimostrato dal fatto che alcune delle vittime avranno bisogno dell'analisi del Dna per verificare la loro identità. Non è ancora noto il motivo per cui l'incendio è scoppiato, ma alcune testimonianze raccolte dai vigili del fuoco intervenuti sul posto con sette autopompe, parlano di uno scoppio e poi di lingue di fuoco che hanno invaso i padiglioni. La magistratura ha aperto un’inchiesta e, per ora, non ha fornito spiegazioni ufficiali sulla causa del rogo.
Nexhmedin Abazi, un medico dell'ospedale di Tetovo, che mercoledì sera aveva riferito della dozzina di altri feriti nell'ospedale, ha dichiarato all'emittente Tv21 che «in un primo momento le loro condizioni erano parse molto gravi, ma con l'intervento delle squadre mediche è stato possibile stabilizzarle». Molti civili accorsi sul posto hanno aiutato i vigili del fuoco nelle operazioni di spegnimento. C’era il rischio che se l’incendio fosse sfuggito al controllo le fiamme avrebbero potuto raggiungere anche il corpo centrale dell’ospedale di Tetovo. Allora sarebbe stata una tragedia dalle proporzioni immani.
Nel frattempo, cinque magistrati sono stati incaricati di gestire il caso, mentre il governo ha tenuto una riunione d'emergenza ieri per discutere della tragedia. L'incendio dell'ospedale arriva mentre il Paese affronta un'altra ondata di casi di Covid-19 e quando quasi tutte le città della Macedonia del Nord utilizzano tali ospedali modulari, costruiti in fretta l'anno scorso e quest'anno, adiacenti alle strutture mediche esistenti, al fine di avere un numero maggiore di posti letto disponibili e, allo stesso tempo, garantire che i contagiati siano gestiti nei moduli, staccati dagli altri pazienti per evitare il formarsi di focolai dell’epidemia. Dichiarazioni di cordoglio sono arrivate a Skopje dall’Unione europea e da tutti i Paesi dei Balcani occidentali e dell’ex Jugoslavia.