Furti in case e aziende del Friuli e del Veneto: arrestati due disoccupati
SACILE. Con un’indagine denominata “Koki”, coordinata dalla Procura della repubblica presso il tribunale di Pordenone, i carabinieri delle stazioni di Caneva e Polcenigo della Compagnia carabinieri di Sacile hanno interrotto una serie di furti in abitazioni, aziende e su autoveicoli parcheggiati all’interno di proprietà private.
I colpi sono stati messi a segno in diverse località delle province di Pordenone, Treviso e Venezia nel periodo tra il 7 luglio e il 2 settembre.
Grazie a quotidiani servizi di osservazione e pedinamento ed analisi di sistemi di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti ad acquisire le prove nei confronti di due cittadini albanesi: Koci Nikolin, 39enne domiciliato a Porcia, disoccupato, con segnalazioni di polizia, e Leba Selim, 31enne domiciliato a Fiume Veneto, disoccupato.
Giovedì 9 i militari dell’Arma hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Pordenone, Giorgio Cozzarini, notificando il provvedimento nel carcere di Treviso dove i due albanesi sono reclusi dal 7 settembre in virtù di un’analoga ordinanza emessa dal tribunale di Treviso.
I due individuavano aziende e abitazioni in luoghi di campagna o comunque in zone isolate in modo da evitare di essere osservati, introducendosi all’interno senza usare violenza, sottraendo denaro (circa 1500 euro complessivamente).
Individuato l’obiettivo, Leba rimaneva sull’autovettura pronto a indicare al complice il momento per poter uscire dalle case senza essere visto e se erano scoperti inventavano varie scuse (nelle aziende asserivano di dover cercare lavoro).
Spesso le vittime non si accorgevano di aver subito un furto poiché Koci sottraeva solo denaro contante senza rimuovere il portafoglio e senza danneggiare gli infissi delle abitazioni: i carabinieri ritengono, quindi, che numerosi altri furti non siano stati denunciati.