«Vanity Fair Our Future», tra design e sostenibilità: il successo dell’evento
L’impegno di oggi per vivere meglio domani. Grande successo per Vanity Fair Our Future, l’evento dedicato alla sostenibilità e al design, andato in scena dal 7 al 9 settembre negli spazi Frame, l’experience store milanese di Condé Nast. Esperti ed appassionati si sono alternati sul palco dando risposte concrete alle più urgenti questioni ambientali, con la consapevolezza che il progresso passa necessariamente dal rispetto dell’ambiente e delle persone: dibattiti, live performance e green talk, per una tre giorni all’insegna della coscienza ecologica.
Grande affluenza di pubblico sin dal primo giorno, grazie agli workshop creativi tenuti da Chiara Bottelli, Silviadeifiori e Alessandro Busci. La prima, nipponista e ricercatrice tessile, ha presentato Furoshiki: come fare pacchi dono senza sprecare carta e fiocchi; la seconda, maestra d’arte floreale, ha portato L’arte dei fiori; il terzo, architetto e pittore, è stato il protagonista di Raccontare la natura attraverso l’arte.
Pennelli e vernice anche nella mattina del secondo giorno, con la live performance delle celebri street artist Pax Paloscia ed Elisabetta Mastro, che hanno dato vita in diretta – grazie anche al contribuito di quattro studenti di design IED – al «manifesto della sostenibilità».
Alessandra Prampolini, direttrice generale del WWF Italia, ha parlato di come la sostenibilità sia la scelta migliore anche per uno sviluppo economico, mentre Frida Doveil, architetta e designer, ha insistito su come «Sia necessario imparare a riparare: gli oggetti, ma anche il passato e le relazioni umane». Teresa Agovino, ingegnere ambientale, ha invece raccontato come si possa viaggiare in modo sostenibile e Lucia Cuffaro, portavoce del Movimento per la decrescita felice, ha insistito: «Ognuno può fare la sua parte per salvare il pianeta». Luca de Gaetano, presidente di Plastic Free, ha spiegato come organizzare dei punti di raccolta per la plastica monouso e i rifiuti, che rischiano di soffocare il nostro Pianeta. Ha concluso la giornata Alex Bellini, esploratore e divulgatore, che, raccontando delle sue tante avventure, ha parlato di come ripulire mari e fiumi.
A chiudere il palinsesto, Viaggiare verso un futuro sostenibile, l’incontro tra Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico, e Kota Hagiwara, Direttore Creativo del Team Design di Ricerca & Sviluppo Europa di Honda. «Solo se la biosfera sarà sana, lo sarà anche l’economia», ha concluso il primo. «Il nostro impegno è di portare entro il 2050 l’impatto ambientale a zero», ha detto il secondo, davanti a una platea di giornalisti. In effetti la casa automobilistica giapponese si muove attivamente da anni per un futuro più pulito, riducendo i consumi e le emissioni, senza rinunciare alle prestazioni di guida.
Main Partner:
Grande protagonista durante l’intera durata di Vanity Fair Our Future è stata proprio la nuova HR-V Full Hybrid del Main Partner Honda, che segna una nuova generazione del SUV compatto. Nei giorni 8 e 9 settembre, grazie allo Street Art Wall, è stato inoltre possibile customizzare virtualmente la vettura con fantasia e divertimento: bombolette spray-laser e tela digitale, per un’esperienza tecnologica e creativa.
Iniziativa Speciale:
Cantine Ceci che ha offerto agli ospiti l’opportunità di gustare i suoi vini iconici, Otello Ceci Rosé – Edizione 1813, Ceci 1938 Spumante Brut e Otello Ceci Nerodilambrusco – Edizione 1813, quest’ultimo regalato all’interno delle gift bag.
Thanks to:
Kartell, che ha permesso agli ospiti di accomodarsi sulla seduta Louis Ghost di Philippe Starck, ispirata alle linee della poltroncina Luigi XV e realizzata in Policarbonato 2.0, il nuovo materiale sostenibile derivato in gran parte da scarti industriali della cellulosa e della carta certificato ISCC.
Milestone Production ha curato la produzione degli allestimenti, dove sono state protagoniste le «aiuole verticali», realizzate con materiali riciclati.