Francesca è sparita 25 anni fa: «Ora la procura riapra il caso»
«Chiediamo che venga riaperta l’inchiesta. E se qualcuno conosce la verità, parli prima di andare all’inferno».
Ada Caputo, che vive a Casteggio, è seduta accanto a Federica Sciarelli e lancia questo appello durante il programma “Chi l’ha visto?” perché, dopo quasi venticinque anni (lo saranno il 12 dicembre), emerga la verità sulla scomparsa di Francesca Caputo, la sorella allora trentacinquenne. Abitava a Voghera, con il marito e i due figli. Una mattina il ragazzo dodicenne si alzò dal letto, fuori la città era imbiancata per la neve, e si accorse che la madre Francesca non c’era. Telefonò al padre, uscito per andare a lavorare in fonderia alle 4 del mattino, unico presente in quel turno, il quale tornò velocemente. Ma della madre e moglie non vi era più traccia. Era sparita in quella gelida e bianca mattina del 12 dicembre 1996, chiudendosi alle spalle la porta della palazzina di via Mazzini 35, in centro a Voghera.
Un mistero senza soluzione
Per raccontare questa storia, però, dobbiamo partire dalla fine. Ossia, dal marito. Perché, undici giorni dopo la scomparsa di Francesca Caputo, i carabinieri arrivarono alla fonderia. Alcuni dipendenti dell’azienda vicina avevano denunciato «una puzza di carne bruciata» e lo stesso aveva fatto qualche residenti. Insomma, si poteva pensare che il corpo di Francesca fosse stato gettato in una colata di un migliaio di gradi. Si indagò, ma non emerse nulla. Gli investigatori effettuarono anche alcuni campionamenti di materiale rinvenuto nei pressi del forno, che era a Casteggio, ma le indagini non portarono elementi tali da consentire a un magistrato di sostenere un’accusa. Né, all’epoca, vi era la possibilità di indagare sul segnale del telefonino. Risultato: la posizione del marito fu archiviata e il caso di Francesca Caputo chiuso come scomparsa volontaria.
Dunque, è rimasto il mistero di una giovane donna che abbandona i due figli amatissimi e il marito e sparisce per sempre. Dove? Con chi?
Oggi Ada e il fratello Calogero chiedono che la giustizia provi a riaprire il caso. Anche perché raccontano come lei non stesse bene con il marito: «Tante volte – ha ricordato Ada – sono partita da Casteggio per andare a consolarla. Piangeva, diceva che non andava d’accordo con il marito, che litigavano. Ma poi facevano la pace. All’epoca non era facile per una donna con due figli e senza un lavoro lasciare il marito».
Il fratello Calogero dice di più, durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”: «Un giorno si sfogò dicendo che l’avremmo trovata ammazzata. Io le dissi che esagerava». Insomma, accuse a mezza voce, ma si torna sempre all’idea dell’omicidio. Più che per prove o indizi, perché nessuno riesce a darsi una spiegazione di ciò che accadde quella mattina. Perché il maritò uscì alle 4 e tre ore dopo Francesca era scomparsa mentre la città era sotto la neve. A piedi. Lasciando tutte le sue cose, sostiene la sorella Ada. All’epoca si disse che se n’era andata via portando con sè 500mila lire. «Ma che 500mila lire – sbotta Ada – era già molto se in tasca Francesca aveva mille, duemila lire».