Il bus per la scuola lascia a piedi gli studenti: madre lo blocca e chiama i carabinieri
OSTIGLIA. L’Istituto superiore Galilei ha avviato le lezioni da mercoledì 8, anticipando di qualche giorno la partenza delle altre scuole fissata per lunedì. Ma il servizio di autobus potenziato per gli studenti partirà invece con l’orario invernale dal 13. Così ieri mattina l’unico bus in partenza da Quistello è stato riempito già alla partenza e gli studenti delle altre località toccate, come Nuvolato, Quingentole, Schivenoglia, sono rimasti a piedi.
A segnalarlo una madre che, portando a scuola la figlia in auto dopo il passaggio a vuoto del bus, ha fermato con la sua auto il mezzo dell’Apam incrociato a Pieve di Coriano, chiamando i carabinieri. I militari alla fine hanno dissuaso la donna, facendo in modo che il mezzo pubblico riprendesse la sua corsa verso Ostiglia.
Tutto nasce dalla possibilità per ciascuna scuola, nell’ambito dell’autonomia, di modificare il calendario delle lezioni. l’Istituto superiore Galilei, ha scelto di anticipare a mercoledì 8 la partenza delle lezioni, in modo, rispettando il monte complessivo di 200 giorni minimi di lezione, da avere qualche spazio in più di vacanza da poter utilizzare nel corso dell’anno. Il calendario è stato comunicato ad Apam, l’azienda di servizi per la mobilità nel Mantovano.
«Per noi il calendario invernale parte lunedì 13 settembre - spiega il presidente Apam Daniele Trevenzoli -. E con quello anche il potenziamento delle corse che, di fatto, su quella linea triplicano proprio per venire incontro alle esigenze del trasporto scolastico. Ma siamo un’azienda di trasporto pubblico, non degli scuolabus».
Per la mamma, invece, sarebbe stato sufficiente fare come altri anni, ovvero mettere a disposizione i bus snodati. «anche perché - spiega - su quei bus si viaggia accalcati»
«Una situazione inaccettabile» commenta l’attivista M5S di Ostiglia Alessandro Incorvaia -. Una mamma ha addirittura bloccato la corriera, a Pieve di Coriano, per protestare contro la situazione assurda che si ripete ogni anno. Sono intervenuti anche i Carabinieri. Da lunedì Apam dovrebbe aumentare il numero di corriere ma la situazione è sempre la stessa, come l’anno scorso e come gli anni passati. Studenti ammassati in barba a tutte le norme anti-Covid».
A raccogliere il grido di allarme è il consigliere Andrea Fiasconaro, che rincara la dose: «Evidentemente quello che sta accadendo dimostra che Regione, purtroppo, non è stata in grado di mettere nelle condizioni le agenzie di trasporto pubblico locale e i rispettivi gestori, di fornire un servizio adeguato. Dopo tutti i sacrifici e gli sforzi chiesti alle famiglie e agli studenti, sia in città che in provincia proprio per evitare analoghe situazioni, non si capisce come mai in alcune zone del mantovano si registrino comunque problemi di sovraffollamento».