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Сентябрь
2021

In un podcast le voci della New York del 9/11

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MANTOVA. Un'isola irraggiungibile. Questo diventa Manhattan la mattina dell'11 settembre 2001. Mentre in tv scorrono le immagini delle Torri Gemelle che cadono una dopo l'altra a reti unificate, i cittadini di New York vivono gli eventi da un altro angolo. La loro prospettiva, da qualunque parte della città si trovino in quel momento, è orizzontale, fatica a cogliere cosa stia succedendo. Col passare dei minuti e delle ore la situazione somiglia sempre meno a un assurdo film di fantascienza per assumere sempre più i tratti di una sconvolgente realtà. L'isola - New York 9/11 raccoglie i suoni, le voci e ricordi di chi ha vissuto New York in quelle settimane e, in un podcast originale di Radio3, compone la mappa a più dimensioni della città.

Una città vista da diverse angolazioni che Costanza Spocci, Vittorio Giacopini e Roberto Zichittella attraversano insieme a: Amitav Ghosh, scrittore giornalista e antropologo indiano; Steve McCurry, il fotografo della Magnum conosciuto in tutto il mondo che ha documentato l'attacco alle Torri Gemelle e la vita in Afghanistan dopo l'invasione degli Stati Uniti; Daniel Nigro, il capo del Commissariato del New York City Fire Department che guidò le operazioni dei pompieri durante l'attacco alle Torri; Afaf Nasher, direttrice del Consiglio delle relazioni islamiche americane; Kevin Madigan, il prete della parrocchia di San Pietro al World Trade Center il 9/11; Daniela Barcellona, mezzosoprano italiana, l'11 settembre era in volo per New York e fu dirottata in Canada, ma facendosi coraggio decise di prendere il primo volo disponibile per raggiungere la città ed esibirsi, alla riapertura del Metropolitan Opera, in un concerto in onore delle vittime; Maria Teresa Cometto, giornalista del Corriere della Sera, che abitava a poca distanza dalle Torri ed è fra i pochi giornalisti italiani ad aver visto e vissuto la scena in diretta. È la New York della paura, dell'incertezza, quella ritratta nel podcast. Una città che celebra i funerali avvolta in una coltre di fumo tossico sprigionato dai resti delle Torri ancora ardenti. Sotto le ceneri però la speranza inizia piano piano a farsi strada.

A Union Square migliaia di newyorkesi si radunano in manifestazioni pacifiste, la Metropolitan Opera House riapre la sua stagione lirica, i parchi, i cinema e i ristoranti tornano a riempirsi. Quando il 7 ottobre 2001 i newyorkesi accendono la tv e vedono George W. Bush dichiarare guerra all'Afghanistan dei Talebani, sono ancora divisi tra la rabbia e il lutto. Non possono immaginare che 20 anni dopo l'11 settembre, la morte, l'orrore, la guerra torneranno d'attualità proprio alla vigilia del ricordo con il ritorno dei talebani al potere e dell'Afghanistan nel caos. Il podcast sarà presentato domenica 12 settembre alle 16 al Festival di Camogli.

Il direttore di Radio3 Andrea Montanari, la responsabile del progetto podcast Cristiana Castellotti e il giornalista scientifico Luca De Biase ne discuteranno sulla Terrazza Miramare in un dibattito in cui si potranno ascoltare diversi brani.

Appuntamento, inoltre, al Festival di Mantova dove la trasmissione Fahrenheit sarà protagonista di una tre giorni di trasmissioni dal vivo e sabato 11 alle 18 proporrà agli ascoltatori presenti in piazza di partecipare all'ascolto collettivo del podcast. (ANSA)




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