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Сентябрь
2021

Ecco come ripartono le scuole in Friuli Venezia Giulia

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L’obiettivo è far ripartire la scuola e mantenere le lezioni in presenza per l’intero anno scolastico. «È la priorità della giunta perché, dopo un anno e mezzo, non vogliamo che i ragazzi subiscano altri rallentamenti», sottolinea il presidente Massimiliano Fedriga nella conferenza indetta per presentare le misure aggiuntive con cui la Regione si affiancherà ai provvedimenti messi in campo dal governo per garantire il più possibile l’istruzione al 100% in tempi di pandemia. L’impegno in Friuli Venezia Giulia si concentra su tre assi: più ore di lavoro per il personale, più tamponi nelle scuole “sentinella” e installazione di filtri e sistemi di purificazione sugli autobus, che Fedriga stima riusciranno a viaggiare al 70% di capienza e non all’80% fissato dalle linee nazionali.

La priorità

«Ci auguriamo – dice il governatore – che con le misure di sicurezza e la campagna vaccinale si possa dare continuità alla presenza a scuola. Per noi è una priorità e abbiamo fatto passaggi ulteriori rispetto alle decisioni nazionali. I test nelle scuole saranno venti volte superiori per numero e il trasporto pubblico con 136 mezzi in più garantisce un riempimento a meno del 70%: ho dato esplicita indicazione per diminuire ancora di più il riempimento dei mezzi». I costi per il trasporto pubblico saranno coperti dallo Stato e anticipati dalla Regione, che di tasca propria ha stanziato 3 milioni per i sistemi di filtraggio e l’applicazione di pellicole sui finestrini capaci di abbattere la diffusione del virus.

Come sempre il governatore si appella ai cittadini affinché continuino a vaccinarsi: «È fondamentale per permettere alle persone di accedere all’assistenza sanitaria e per evitare ulteriori restrizioni alle attività economiche. Seguiamo la verità scientifica». Anche perché, come rileva il commissario di governo Valerio Valenti, «vedremo se l’ingresso a scuola con turno unico potrà essere mantenuto: non è scontato, ma partiamo con questa impostazione, sperando che le cose funzionino. Le decisioni del governo sull’obbligo del Green pass ci mettono in sicurezza ulteriore».

I test salivari

La task force del professor Fabio Barbone sta individuando 15 scuole “sentinella” nei comuni di Trieste, Staranzano, Udine, Latisana, Gemona, Pordenone, Maniago, Fiume Veneto e Sacile. Qui saranno condotti test salivari molecolari validati dall’Istituto superiore di sanità per monitorare la circolazione del virus in un campione di popolazione scolastica (l’adesione degli studenti è volontaria). La misura è stata voluta dal governo, che col proprio impegno garantirà in Fvg mille tamponi al mese: la Regione li porterà gradualmente a 20 mila al mese, estendendo inoltre la fascia d’età fino a 19 anni, contro i 14 del progetto statale. Il vicepresidente Riccardo Riccardi ritiene che «sarà testato il 16% della popolazione scolastica: il test sarà autosomministrato sotto la guida di un docente formato e non peserà quindi sulle attività del sistema sanitario».

Quella dei test salivari è la novità principale sul fronte della prevenzione assieme all’obbligo di Green pass per il personale (agli studenti non è richiesto), cui si aggiungerà come l’anno scorso l’obbligo di indossare la mascherina, che potrà essere di stoffa e non chirurgica nelle ore passate sul banco. Riprenderà anche l’educazione fisica, ma in palestra servirà un distanziamento di due metri e non ci saranno sport di gruppo o di contatto.

Gli autobus

Sul fronte del trasporto pubblico, la decisione di tornare al turno unico per l’ingresso a scuola crea qualche apprensione, posto che gli autobus viaggeranno all’80%. Serviranno 136 mezzi aggiuntivi: 18 posseduti da Tpl Scarl e 118 noleggiati da 32 diversi operatori privati. Come spiegato dall’assessore Graziano Pizzimenti, le corriere suppletive (4 a Trieste, 36 a Gorizia, 61 a Udine e 36 a Pordenone) garantiranno «335 corse e 2,34 milioni di chilometri in più», costando 3,1 milioni fino a dicembre e 4,7 da gennaio a giugno. I fondi saranno erogati dallo Stato, ma la Regione dirà la sua anche in questo ambito: Pizzimenti assicura «l’installazione sui finestrini di tutti gli autobus del Tpl di pellicole adesive capaci di utilizzare la luce del sole abbattere la carica virale, mentre stiamo scegliendo i modelli dei sistemi di filtraggio». Il costo complessivo è di 3 milioni.

Più personale

Altri 3 milioni costa il pacchetto dell’assessore Alessia Rosolen, che parla di «intervento complementare a quello dello Stato, deciso dopo il confronto con mondo scolastico e Comuni sulle criticità da affrontare». Le risorse regionali si aggiungono agli 8,6 milioni statali finalizzati all’assunzione di personale tecnico-amministrativo aggiuntivo. Circa metà dei fondi regionali servirà a estendere il monte ore del personale Ata (1,3 milioni) e dei docenti di sostegno (320 mila euro), ma nel novero ci sono anche 750 mila euro per fornire assistenza tecnica per la didattica digitale, 150 mila per la scuola in ospedale e 100 mila per i progetti presentati dalle scuole nei patti di comunità.




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