Gorizia, la donna aggredita dall’ex compagno a Sos Rosa: «Ho rischiato di non poter più venire da voi»
GORIZIA «Ho rischiato di non poter più venire da voi». Così ha detto a un’operatrice dell’associazione Sos Rosa la donna aggredita con un coltello da cucina domenica pomeriggio dall’ex compagno. L’uomo aveva anche tentato di strozzarla. K.B., 23enne di dichiarata nazionalità libica, nullafacente e irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e violenza privata e giovedì il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gorizia ha convalidato il suo arresto e ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere a Udine.
L’episodio si è risolto senza esiti drammatici solo grazie alla prontezza di riflessi e alle capacità di difesa della donna. Aggredita in casa propria, è riuscita a scappare e ad allertare le forze dell’ordine che sono giunte sul posto in tempi rapidi. L’uomo è stato arrestato, mentre la ragazza ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. A causa della aggressione, al pronto soccorso del “San Giovanni di Dio” le sono state riscontrate ferite da taglio alle mani e una distorsione al collo. Nel corso delle indagini seguite alla denuncia, le forze dell’ordine hanno trovato nascosti in un mobile un coltello da cucina con macchie ematiche e alcuni capi di abbigliamento sporchi di sangue; elementi di prova che hanno confermato la versione della vittima.
L’aggressione è da attribuire alla recente interruzione della relazione sentimentale voluta dalla donna e mai accettata da K.B.. Dall’inizio dell’anno, in Italia sono una quarantina le donne uccise dal proprio compagno, ma anche nell’Isontino il fenomeno della violenza di genere è in crescita. A confermarlo è la presidente della stessa associazione Sos Rosa. «Quest’anno - osserva Francesca Vuaran - sono state già 130 le donne che si sono rivolte a noi, questo a fronte di una media annua che si aggira tra i 160 e i 170 casi. Secondo le nostre proiezioni nel 2021 prevediamo di arrivare a quota 200. Anche se la situazione sta cambiando e c’è sempre maggiore consapevolezza da parte delle donne, continuano ad essere moltissime quelle che subiscono senza venire da noi».
Tra chi ha trovato la forza di farlo c’è l’ex compagna di K.B.. La ragazza stava seguendo un percorso di sostegno e, almeno sotto il profilo fisico, ora sta bene. Bisogna vedere quali strascichi la vicenda di domenica pomeriggio ha lasciato sotto il profilo psicologico. Di certo c’è che non ha avuto bisogno di un alloggio protetto e questo le permetterà di riprendere subito la sua quotidianità. Con il suo ex compagno ed aggressore in carcere potrà continuare a vivere la sua vita in maniera normale.
«Non entro nel merito della situazione specifica perché non ho incontrato la ragazza - osserva Vuaran - ma le difficoltà psicologiche dipendono molto anche dal grado di coinvolgimento. Se la relazione è recente, il coinvolgimento può essere anche forte, ma non profondo. Viceversa, se si è ormai instaurata un’abitudine a un certo tipo di vita, staccarsi diventa più difficile».
Dallo scoppio della pandemia da Covid-19 l’osservatorio di Sos Rosa ha registrato un peggioramento della situazione generale. «Fino a due anni fa - nota la presidente - le situazioni per cui venivamo chiamati da forze dell’ordine o pronto soccorso erano fisicamente meno gravi. Ora registriamo pestaggi con vertebre rotte o danni di altro tipo con una frequenza di uno o due al mese, quando prima erano uno o due all’anno».