Sono passati vent'anni da quel 11 settembre, data scolpita indelebilmente nella memoria collettiva. Gli attentati alle Torri Gemelle, lo schianto degli aerei, i grattacieli che crollano e, prima, le persone che si lanciano dalle finestre. Ricordi choc di una delle tragedie che più hanno segnato la storia contemporanea di tutto il mondo, anche per le conseguenze politiche che quei tragici eventi hanno avuto negli anni a venire.

L'entità di quel giorno è documentata anche dalle tante opere che compongono la memoria collettiva. A livello cinematografico, ci sono tanti titoli che affrontano l'11 settembre (e il dopo). Ma più che sulla fiction, vogliamo soffermarci sui documentari, ancora più saldamente attaccati a quello che è successo quel giorno. Tra titoli più o meno recenti, ecco quali sono i migliori da scoprire (o riguardare) per commemorare le vittime e cerca.

11 settembre, 5 documentari da (ri)vedere

«9/11: Inside the President's War Room» 

Su Apple Tv+ è disponibile (gratuitamente l’11 settembre) il documentario Apple Original che narra le vicende legate agli attacchi terroristici alle torri gemelle. Narrato dal vincitore dell’Emmy Award Jeff Daniels, il documentario mostra il caos di quel giorno attraverso gli occhi del presidente e dei suoi più stretti consiglieri mentre prendono decisioni chiave in quelle ore cruciali. Il documentario presenta interviste mai viste prima con George W. Bush, il vicepresidente Dick Cheney, la consigliera per la sicurezza nazionale Condoleezza Rice, il segretario di Stato Colin Powell, il capo dello staff di Bush Andy Card e altri ancora. Contiene inoltre anche quasi 200 fotografie mai pubblicate in precedenza scattate dai fotografi presenti quel giorno che hanno seguito ogni mossa di Bush e Cheney.

«11 settembre: venti anni dopo»

Targata National Geographic, la docuserie di Daniel Bogado (affermato regista documentarista) offre un approccio immersivo di quel giorno indelebile nella memoria collettiva, seguendo attraverso i filmati il succedersi dei fatti in tempo reale. Utilizzando materiale d’archivio intervallato da interviste ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime, la docuserie ha l’obiettivo di raccontare la storia definitiva di quel giorno trasmettendone l’orrore, ma anche l’umanità che ha caratterizzato quei tragici eventi.

«Fahrenheit 9/11» 

Il film-documentario del 2004 di Michael Moore, vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes 2004, è dotato di un titolo che è un chiaro riferimento al romanzo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury portato al cinema da François Truffaut. La pellicola cerca di spiegare perché gli Stati Uniti sono finiti nel mirino del terrorismo, mettendo sotto il riflettore alcuni temi come gli interessi nella guerra in Iraq e il legame tra gli affari della famiglia Bush e quelli dei Bin Laden.
L’intento documentaristico della pellicola e i suoi contenuti di denuncia sono enfatizzati dalla tagline, The temperature where freedom burns («La temperatura a cui la libertà brucia», ndt) che richiamail “The temperature at which books burn” (la temperatura a cui bruciano i libri) del libro Fahrenheit 451.

«1'09"01 - September 11» 

È la data dell’11 settembre 2001, quella degli attentati, il titolo del film del 2002, composto da undici episodi diretti da 11 registi differenti (Samira Makhmalbaf, Claude Lelouch, Yusuf Shahin, Danis Tanović, Idrissa Ouédraogo, Ken Loach, Alejandro González Iñárritu, Amos Gitai, Mira Nair, Sean Penn e Shōhei Imamura). Un autentico sguardo d’autore multiplo sulle diverse prospettive con cui la tragedia ha segnato il mondo. Ogni contributo diura 11 minuti, 9 secondi e un fotogramma.

«Nyc Epicentres 9/11 - 2021 ½» 

Spike Lee rende omaggio alla città di New York, «la migliore al mondo» e allo spirito che rende «New York, New York». Si tratta di un documentario che attraversa vent’anni di storia della città, cominciando da quel tragico 11 settembre 2001 e arrivando fino ai giorni nostri, comprese le questioni razziali e il movimento Black Lives Matter. 
È una docuserie in quattro parti, che ha debuttato lo scorso 22 agosto su HBO Max, mentre l'ultimo episodio andrà in onda in coincidenza con il 20°anniversario degli attacchi terroristici alle Torri Gemelle. Proprio quest’ultima parte ha portato Spike Lee a tornare in sala di montaggio, a seguito delle critiche avvenute da parte della stampa, che aveva visto in anteprima l’intera serie. Nell’episodio incriminato, il regista newyorkese avrebbe dato spazio ad esponenti del gruppo complottista “Architects and Engineers for 9/11 Truth”. In un'intervista al New York Times, lo stesso Lee ha difeso la sua scelta di includere anche le teorie del complotto, poiché perché lui stesso ancora si chiede cosa abbia causato il crollo degli edifici. 

Non è la prima volta che Spike Lee dedica la propria visione alla tragedia dell’11 settembre: nel 2002 diresse La 25° ora, controversa pellicola che per molti è considerata il miglior film del regista. La 25°ora è tratta dall'omonimo romanzo di David Benioff, che scrisse anche la sceneggiatura del film in cui Lee aggiunse chiari riferimenti alla strage delle Twin Towers. La pellicola è stata il primo film in cui è vista Ground Zero, la zona dell'attentato.

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