Terza dose, si parte con i fragili poi toccherà a 105 mila over 80
UDINE. Il via libera da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla terza dose di vaccino per le categorie più a rischio ha messo in moto anche la macchina del Friuli Venezia Giulia dove la Regione, in attesa di indicazioni specifiche da parte del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, comincia a preparare la strategia, per la verità non molto diversa da quella messa in atto in tutti questi mesi, per la nuova fase della campagna di immunizzazione che dovrebbe cominciare a fine mese, al massimo a inizio ottobre.
In Friuli Venezia Giulia si partirà con gli oltre 40 mila “fragilissimi”, per passare, poi, ai più di 105 mila over 80 residenti nel nostro territorio.
L’ok di Aifa, arrivato anche prima dell’approvazione dell’ente regolatore europeo, consente di cominciare a lavorare, seriamente, sulla terza dose per le persone più a rischio, ma, soprattutto, disegna anche uno schema all’interno del quale sono specificate le categorie interessate e l’ordine di priorità.
A differenza di altri Paesi nel mondo – Israele su tutti –, infatti, in Italia al momento non è prevista una terza iniezione per l’intera popolazione, ma soltanto, come detto, per determinate tipologie di persone.
L’Agenzia ha ritenuto in primis opportuno rendere disponibili i vaccini di Pfizer e Moderna per una terza dose «dopo almeno 28 giorni dall’ultima somministrazione, a completamento del ciclo vaccinale nei soggetti in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante».
Con l’obiettivo, poi, di mantenere un’efficace risposta di immunità al vaccino al termine del completamento del ciclo, è prevista la terza dose «dopo almeno 6 mesi dall’ultima somministrazione, nei grandi anziani (cioè in chi ha più di 80 anni) e nei soggetti ricoverati nelle Rsa» con «tale opzione che può essere resa disponibile anche agli operatori sanitari, a seconda del livello di esposizione all’infezione, del rischio individuale di sviluppare forme gravi di Covid-19 e in accordo alla strategia generale della campagna vaccinale» avviata, nel nostro Paese, alla fine dello scorso anno.
Basandoci sull’attuale andamento della campagna vaccinale in Friuli Venezia Giulia, si scopre, entrando nel dettaglio, che la platea di particolarmente fragili abbraccia un paniere di più o meno 44 mila persone che, tra l’altro, nella maggior parte dei casi hanno terminato il ciclo con doppia dose da mesi. Si partirà da loro, dunque, per poi passare agli over 80, cioè alle oltre 105 mila persone che, anche in questo caso, sono state immunizzate da tempo.
L’Agenzia del farmaco, quindi, ha inserito tra le categorie prioritarie anche gli ospiti delle Rsa – circa 10 mila persone in Friuli Venezia Giulia – per quanto, in molti casi, rientrino già nella fascia over 80. Un discorso a parte, invece, meritano gli operatori sanitari.
L’Aifa al momento suggerisce la terza dose «a seconda del livello di esposizione all’infezione e del rischio individuale di sviluppare forme gravi di Covid», ma la Regione preme per allargare questa possibilità a tutti gli oltre 42 mila operatori sanitari del Friuli Venezia Giulia, cioè a coloro che hanno inaugurato la campagna vaccinale, alcuni dei quali ricevendo la prima dose addirittura lo scorso 27 dicembre.
In attesa di indicazioni da Figliuolo, in ogni caso, la Regione è pronta, come testimoniato da Massimiliano Fedriga.
«Se è stato garantito il via libera alla terza dose di vaccino dall’autorità regolatrice – ha spiegato il presidente – è perchè si tratta di qualcosa di utile, soprattutto nei soggetti più fragili e penso che dobbiamo correre, iniziando subito visto che non c’è tempo da perdere. Stiamo notando, infatti, come soprattutto tra gli immunodepressi i vaccini possiedano una formazione di anticorpi che decade velocemente.
La terza dose è pensata prima di tutto per loro considerato come aiuti queste persone ad alimentare il sistema immunitario difendendo, così, i più fragili. Noi, come Regione, siamo pronti e aspettiamo soltanto il via libera da parte della struttura commissariale».