Marco Bocci: «Cosa non farebbe un padre per un figlio?»
Fino all’ultimo battito di Cinzia Th Torrini (dal 23 settembre su Rai 1) è un medical drama che intreccia il crime, il family e sentimenti forti. Marco Bocci (che ritorna protagonista di una serie dopo due stagioni di Solo) veste i panni del chirurgo tutto d’un pezzo Diego Mancini che ha due figli con Elena (Violante Placido): Anna e Paolo, affetto da cardiomiopatia.
Un giorno sarà lui a trapiantare il cuore al figlio. Peccato che quel cuore lo aspettasse da più tempo un’altra giovane ragazza. Diego commette un errore: «Per scopi personali fa una scelta eticamente sbagliata», afferma l’attore, «antepone sé stesso al lavoro ed è costretto a fare patti con la criminalità». Viene ricattato dal boss pugliese Cosimo Patruno (Fortunato Cerlino) pronto a tutto pur di uscire dall’isolamento.
La scelta di Diego «sconvolgerà gli equilibri della famiglia», dichiara Violante Placido nei panni di Elena. «Non sembra un personaggio forte», la descrive, «è una sognatrice e una romantica; invece avrà la capacità di non mollare e di cambiare. In questo le assomiglio», sottolinea la figlia d’arte, «dopo aver toccato il fondo cerco di per risalire».
Nella fiction ci sono altre due interpreti: Bianca Guaccero, nei panni della nuora di Cosimo («Un personaggio borderline che lotta per il figlio (innamorato di Anna, figlia di Elena avuta da un primo matrimonio ndr) e che ha molte zone d’ombra», la descrive la conduttrice di Detto fatto) e Loretta Goggi (mamma di Elena) che nelle sei puntate porta una ventata di leggerezza.
Non confondete Fino all’ultimo battito con Doc-Nelle tue mani. «Qui siamo dalle parti del crime, il contesto medical è di sottofondo», sottolinea Bocci. «È la storia di un eroe che cade in un vortice infernale», aggiunge la regista, a causa una scelta. «Una scelta cattiva, assurda che probabilmente avrei fatto anche io essendo un padre di due figli che hanno la stessa età dei giovani protagonisti della fiction», conclude l’attore. «Ora saranno i telespettatori a giudicarlo». Nei suoi panni avreste fatto la stessa scelta?