L'ultimo che si è risvegliato è il Cumbre Vieja di La Palma, alle Canarie, in Spagna, ma sono diversi i vulcani attivi in Europa. E molti sono proprio in Italia. L'eruzione del Cumbre Vieja, in corso da domenica 19 settembre, ha costretto 6.000 persone ad evacuare. È stata sgombrata la località di El Paso, le autorità hanno avvertito che si possono innescare reazioni chimiche con esplosioni e rilascio di gas tossici. Anche Los Llanos de Aridane e altri due Paesi sono stati evacuati. Da martedì sono già oltre 166 le case distrutte dalla lava che ora copre 166 ettari dell'isola delle Canarie, secondo dati raccolti dal servizio satellitare Copernicus della Ue. Le autorità hanno avvisato la popolazione di tenersi a debita distanza dall'eruzione e hanno stabilito una zona di due miglia marine off limits alle imbarcazioni. L'ultima eruzione del Cumbre Vieja (Vecchia Cima), situato nel sud dell'isola, risaliva al 1971. Si calcola che finora il vulcano abbia emesso 8-10.000 tonnellate di anidride solforosa al giorno in atmosfera. La SO2 reagisce con l'aria e forma uno «smog» che precipita a terra e in mare dove reagendo con l'acqua produce acido idrocloridrico tossico per contatto con pelle, occhi e polmoni. Per questo le autorità hanno preso tutte queste precauzioni.

Tutti i vulcani attivi in Italia

Le immagini di La Palma hanno riacceso l'attenzione per i vulcani più attivi e pericolosi d'Europa anche sulla scia delle recenti eruzioni dell'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, che dà periodicamente segnali della sua attività con frequenti colate di lava ed eruzioni, come pure avviene a Stromboli, l’isola vulcanica dell’arcipelago delle Eolie, tra le più attive e spettacolari al mondo. In Italia, però, in particolare viene costantemente tenuta sotto osservazione l'attività del Vesuvio, in un'area densamente popolata. La sua ultima eruzione è datata 1944, ma il vulcano è famoso nella storia per la devastanza eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 dopo Cristo, oggi è il parco archeologico più famoso del mondo. 

Nell'area campana tuttavia il vulcanismo è attivo anche nei Campi Flegrei, anch'essi costantentemente monitorati, dove è stata scoperta la bocca del vulcano (caldera) a 500 metri di profondità nell'area che va da Monte Procida a Posillipo. I vulcanologi ritengono che, qualora eruttasse questo vulcano, esprimerebbe una violenza eruttiva molto spiccata. Per studiare la sua camera magmatica, nel 2012, nell'ambito di un progetto chiamato Campi Flegrei Deep Drilling Project, curato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata realizzata una perforazione a circa 500 metri di profondità e un pozzo pilota a Bagnoli in fondo al quale è stata collocata una stazione di osservazione per mezzo di sensori che controllano ogni attività del cono vulcanico. Grazie al pozzo è stato anche stabilito che la prima eruzione di questo vulcano sottomarino risale a 45.000 anni fa. 

Dall'Islanda alla Grecia

Sono poi ricorrenti le eruzioni in Islanda, fra le regioni geografiche europee con la più intensa attività vulcanica. Lo scorso marzo l'eruzione del vulcano Fagradalshraun è diventata un'attrazione turistica, ma nel 2010 l'eruzione di pomici dal vulcano Eyjafjallajokull bloccò i voli di mezza Europa per sicurezza dal momento che le ceneri compattate dure rappresentavano una minaccia per i turbogetti e quindi per il traffico aereo. Le Canarie in Spagna e le Azzorre portoghesi sono altri focolai di vulcanismo attivo passando per la dorsale medio-atlantica, una catena vulcanica sottomarina che si estende dall'Artico al Sudafrica. Pico, nelle Azzorre, è un vulcano attivo, mentre nelle Canarie c'è anche il Teide, terzo vulcano più grande del mondo, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 2007, e ospitato nell’omonimo Parco Nazionale, il più visitato di tutta la Spagna. Anche la Grecia ha vulcani attivi: Thera, il vulcano di Santorini, è considerato il responsabile della distruzione della civiltà minoica di Creta nel 1650 a.C., quando fu protagonista di una delle più grandi eruzioni della storia e probabilmente di uno tsunami che investì le coste di molte isole (forse c'è una reminiscenza di questo evento nel mito di Atlantide). Fu questa eruzione apocalittica comunque a creare l’attuale fisionomia dell’arcipelago greco, che oggi presenta due isole vulcaniche, Palea Kameni e Nea Kameni. Nel Mar Egeo e più precisamente nell’arcipelago greco del Dodecanneso, c'è l'altra isola vulcanica di Nisyros, formata dalle eruzioni avvenute negli ultimi 150.000 anni. In Turchia si trova il leggendario monte Ararat, quello sul quale secondo la Bibbia approdò Noé con la sua nave in seguito al diluvio universale.