Il mercato di Mantova ritrova la normalità: tutti i banchi al loro posto
MANTOVA. Tutti al proprio posto nella geografia del mercato del giovedì, anche i quaranta ambulanti per i quali il ritorno in centro (a giugno) non aveva significato il rientro nella propria porzione di città. Così i titolari della bancarelle di via Spagnoli, portici Broletto e piazza Sordello (nel lembo di ciottoli fronte questura), dirottati nelle vie Accademia, Cavour, Bertani, Castiglioni, sul lungorio e in piazza Martiri.
La buona notizia è che dal 23 settembre il mercato tutto torna all’assetto pre-Covid, ma solo nella geografia commerciale, perché le norme di prevenzione del contagio rimangono in piedi: misure compresse per stare più larghi e garantire così il distanziamento, obbligo di mascherina e gel per le mani in ogni banco.
«Un ulteriore segnale di ritorno alla normalità» osserva l’assessore al commercio Iacopo Rebecchi, che incassa il grazie della categorie per aver mantenuto l’impegno preso. Vero, il processo è lento e la normalità riconquistata è altra rispetto alla rilassatezza con cui soltanto un anno e mezzo fa (o poco più) si affrontavano le relazioni e la città. Ma ogni passo e tassello ci allontana dall’incubo della Mantova deserta, implosa nel lockdown.
«Siamo contenti, attendevamo da tempo questo rientro pieno del mercato – commenta il direttore di Confesercenti, Davide Cornacchia – Il ripristino dei posteggi originali segna un punto di ritorno alla quasi normalità. Una buona notizia che si somma a quella della proroga dei plateatici fino al 25 ottobre. E insieme incoraggiano un stato di serenità mentale».
Per i quaranta ambulanti spostati altrove la situazione era talmente penalizzante, in termini economici, da spingerne una buona metà a non presentarsi nemmeno all’appuntamento del giovedì: l’incasso era insufficiente a pagare le spese. E poi c’era anche il disagio emotivo, complementare allo spaesamento dei clienti alle prese con una mappa bucata.
«Siamo soddisfatti dell’ordinanza del sindaco, che riporta il mercato all’assetto originale sanando definitivamente un’anomalia che ha amplificato il disagio di noi ambulanti, in sofferenza economica e anche psicologica – segnala il referente di categoria per Confesercenti, Davide Guerra – I mercati all’aperto sono sicuri, se così non fosse avrebbero previsto l’obbligo di green pass per l’accesso. Oggi (il 23 settembre, ndr) sarà un ottimo giorno, ma guai ad abbassare la guardia». La normalità riconquistata è troppo fragile per metterla in pericolo.
«Un altro passo verso la normalità completa – concorda Lamberto Arioli di Confcommercio – un’ottima notizia per i quaranta ambulanti dirottati altrove, che hanno visto diminuire il proprio fatturato. Basta spostarsi anche di pochi metri perché il cliente non ti trovi più. Sì, questa è la direzione giusta, imboccata a giugno, quando il mercato del giovedì è tornato ad animare il centro, a beneficio anche dei bar e dei negozi». Una città normale.