Processo per direttissima a Trieste. Il candidato sindaco no vax Rossi atteso giovedì in aula
TRIESTE La Procura di Trieste ha chiesto e ottenuto il giudizio direttissimo per Ugo Rossi, il candidato sindaco del Movimento 3V protagonista di una colluttazione con i carabinieri all’esterno dell’ufficio postale di viale Sanzio. L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di martedì. Rossi è stato arrestato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Ora è ai domiciliari.
Il candidato del movimento, vicino a posizioni no vax e promotore delle manifestazioni contro il Green pass, è atteso in udienza davanti al giudice già oggi, giovedì 23 settembre.
Ma forse non ci sarà. «Nella concitazione di martedì il mio assistito ha riportato danni fisici ed è ritornato al Pronto soccorso – afferma l’avvocato Pierumberto Starace, candidato per il Consiglio comunale con i 3V – quindi non so se è in grado di partecipare».
È facoltà del pm – il procedimento è in mano al Pietro Montrone – proporre il giudizio direttissimo, attuabile nei casi di arresto in flagranza di reato. Nella stessa udienza il gip dovrà convalidare anche l’arresto.
Ciò che è successo martedì in viale Sanzio è chiaro: una cliente dell’ufficio postale (si tratta di Brunella Carlini, pure lei figura nella lista del movimento) aveva rifiutato di indossare la mascherina, nonostante gli addetti avessero esortata a farlo. Il responsabile della filiale ha chiamato i carabinieri.
La scena si è spostata all’esterno della filiale: a un certo punto è apparso Rossi, intervenuto in appoggio della sua candidata, la cliente che pochi minuti prima si era rifiutata di indossare la mascherina all’interno dell’ufficio. Il candidato sindaco dei 3V impugnava un megafono con cui ha iniziato a scandire slogan elettorali. Ci sono vari video che documentano i fatti, tra cui una diretta Facebook dello stesso candidato.
Il Comando provinciale dell’Arma ha ricostruito l’accaduto diffondendo una nota ufficiale: «Rossi, alla richiesta dei militari di esibire un documento, rifiutava e opponeva una ferma resistenza, culminata in un vero e proprio scontro fisico. Nella circostanza, due carabinieri sono rimasti feriti e sono stati trasportati al pronto soccorso del Cattinara».
Il candidato del Movimento 3 V ritiene invece di essere stato importunato dai militari: «Non c’era nulla di organizzato», ci tiene innanzitutto a precisare. «Io ero di passaggio e sono intervenuto per dare supporto. Mi sono comportato in modo composto e fermo, come sempre. Ma due o tre carabinieri si sono comportati in modo sbagliato». Rossi ritiene di essere stato «importunato e minacciato... mi hanno fatto del male e per questo motivo devo ritornare in ospedale. Ho molti dolori alla schiena. I carabinieri pagheranno per quello che hanno fatto, devono essere cacciati dall’Arma. È quello che meritano».
Sul caso è intervenuto il presidente della Regione Massimiliano Fedriga: «Voglio esprimere solidarietà alle forze dell’ordine» senza «alcun tipo di giustificazione per chi ha commesso un atto così grave verso chi tutela la sicurezza dei cittadini».
Solidarietà ai carabinieri feriti anche da parte dei deputati M5S Sabrina De Carlo e Luca Sut, e dai consiglieri regionali pentastellati Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Andrea Ussai e Mauro Capozzella.