L’Udinese all’Olimpico per superare la figuraccia rimediata con il Napoli
UDINE. L’Udinese va all’Olimpico piegata dal peso dei quattro gol rimediati lunedì dal Napoli, Mourinho fa capire che non bisogna chiedere nulla alla sua Roma se non vincere la prossima gara e allora viene naturale immaginare una gara a senso unico.
Per fortuna il pallone, come amavano dire anche i nostri nonni, è rotondo, a volte si infila negli angoli e nelle pieghe di una partita, amplificando i difetti della squadra che va – magari solo momentaneamente – in difficoltà e ingigantendo le qualità di chi sfrutta la corrente.
Ecco come Luca Gotti può sperare che sia il suo turno infrasettimanale, con la Roma alle prese con le fatiche di coppa e l’Udinese che però ha un giorno di riposo in meno nelle gambe, rispetto al turno precedente.
Dal punto di vista della classifica, invece, tutte e due solo reduce dal primo stop in campionato: i bianconeri contro il Napoli, come abbiamo già ricordato, i giallorossi a Verona, dopo tre vittorie di fila, non senza difficoltà tuttavia.
Con il Sassuolo Mou è finito ad esultare sotto la Curva Sud soltanto negli ultimi minuti e la gioia è stata preservata dal Var che ha pescato Scamacca in fuorigioco prima del tiro finito in rete per quello che sarebbe stato un pareggio.
Per quanto riguarda la squadra di Gotti, invece, due successi e un pareggio, quello all’esordio al Friuli contro la Juve, grazie alle gentili concessioni di Szczesny, ma anche alla reazione di pancia dei bianconeri di casa, un carattere che, obiettivamente, non si è visto nell’ultima gara contro la formazione di Spalletti.
Proprio questo tasto deve essere toccato in vista della Roma e della Fiorentina, domenica ai Rizzi. L’Udinese ha 7 punti in graduatoria, ha un comprovata solidità tattica, ma non può tirare a campare in attesa di quelli che possono essere considerati gli scontri diretti con avversarie sulla carta non destinate a giocarsi un passaporto europeo per le coppe.
Gotti da questo punto di vista potrebbe aiutare i bianconeri nel recuperare al più presto l’anima operaia. Come? Con la posizione di Pereyra. Nelle prime due gare interne, con Juve e Venezia (4 punti) il “Tucu” ha recitato da trequartista alle spalle di Pussetto, con Deulofeu pronto a subentrare nella ripresa (andando in gol tutte e due le volte).
Una situazione tattica che potrebbe essere riproposta anche stasera, ma anche ribaltata, con Deulofeu subito in campo e Pereyra davanti solo nella parte finale della partita dopo una partenza da mezzala. La “terza carta” per rinforzare la mediana dovrebbe essere invece Makengo.
Ricapitolando. Opzione 1: Arslan, Walace e Makengo in mezzo con Pereyra sotto punta e Pussetto centravanti. Opzione 2: Arsaln, Wakace e Pereyra con Deulofeu e Pussetti davanti.Sceglierà Gotti.
E di sicuro terrà conto di quel 4-2-3-1 giallorosso che potrebbe dare parecchio fastidio all’Udinese, lo stesso modulo del Napoli che con i tre trequartisti ha dato parecchio fastidio al tecnico di Contarina, se non altro perché ha inchiodato nella metà campo difensiva i due esterni bianconeri, Molina e Stryger Larsen. Obiettivo: evitare di ripetere quel tipo di partita.