Pordenone, almeno ora c’è un po’ di solidità
PORDENONE. Il primo punto stagionale – importante – non cancella i problemi e il momento. Vale però la pena vedere il bicchiere mezzo pieno. E, oltre al risultato e il fatto di aver abbandonato l’ultimo posto in classifica, va detto che il Pordenone ha ritrovato certezze tecniche nella sfida con la Reggina.
Per quanto la gara sia terminata con un pareggio subìto in rimonta, come col Cittadella il gruppo di Rastelli ha esibito solidità di squadra ed equilibrio difensivo, trovando poi nella circostanza il primo gol stagionale su azione.
Centrati i primi obiettivi, ora serve fare un altro passo in avanti, centrare cioè il primo successo. Sabato, con un Monza che non riesce a vincere, bisogna provarci.
Con la Reggina il Pordenone ha dimostrato di non essere allo sbando. Non è un aspetto scontato, vista la serie di quattro sconfitte di fila. Ha tenuto bene il campo, concedendo molto poco a una rivale che, al Teghil, vi arrivava da imbattuta.
Rastelli, per suonare un’altra musica, ha capito quali tasti dove pigiare. Ha abbandonato il “suo” 4-3-2-1 iniziale passando da Cittadella al 4-3-1-2, il modulo alla fine più congeniale alle caratteristiche dei tanti calciatori presenti in rosa. Il gruppo ha ritrovato certezze, perché lo spartito è conosciuto. E due gol subiti in 180’ rispetto ai nove dei precedenti 180’ sono dati da cui ripartire. Per adesso la strada è segnata.
Magari in un futuro, se la classifica e il morale migliorano, si può sperimentare qualcosa di diverso. Perché va detto che la volontà estiva di ripartire da zero sotto l’aspetto tattico è stata da apprezzare. Ma il campo ha detto che non è possibile proseguire lungo quella via.
Un po’ alla volta la squadra dovrà essere però più ficcante in fase offensiva. Un gol spesso potrà non bastare per portare a casa il successo, specialmente in un calcio che prevede oramai ben cinque sostituzioni.
Le grandi sfoderano armi che possono cambiare la partita: la Reggina, nella ripresa, ha inserito Galabinov, Liotti, Denis e Bellomo, oltre a Hetemaj: non è un caso che l’azione del gol sia stata frutto di un tiro-cross di Bellomo e della deviazione sottorete di Galabinov.
Lo staff tecnico, a riguardo, dovrà trovare nuove soluzioni. Bisogna andare oltre la buona volontà di Sylla e lo strapotere fisico di Folorunsho. A tal proposito, quest’ultimo merita di avere una collocazione precisa. Ultimamente ha giocato come mezzala, trequartista, seconda punta, addirittura esterno.
La posizione alle spalle dei due attaccanti può essere quella più adatta a lui. Così si potrebbe giocare con due punte “vero” e in tal senso recuperare Butic, che quando dialoga con un altro attaccante ha dimostrato ottime cose all’esordio in B la scorsa stagione.
Anche con la Reggina il numero 32 si è seduto in tribuna. Il tempo per farlo non manca e vale la pena approfittare del fatto che la classifica, in basso, è ancora corta: l’uscita dalla zona play-out è a un punto. Anche per questo una vittoria col Monza peserebbe tantissimo.