Concessioni autostradali, l’Italia viola le regole. Bruxelles avvia una procedura d’infrazione
Concessioni autostradali, l'Italia viola ancora le regole europee e Bruxelles alla fine avvia la procedura d'infrazione. Ancora una volta. Una storia vecchia di anni, che si riapre. Nel mirino della Commissione europea era finita l'autorizzazione a gestire l’autostrada A12 Livorno-Civitavecchia. C'era il timore che fosse il rinnovo fosse avvenuto in violazione della direttiva sugli appalti pubblici, e già a settembre 2019 la Corte di giustizia dell'Ue ha stabilito che l'Italia ha agito male, prorogando la durata della concessione autostradale alla Società Autostrada Tirrenica (SAT) senza prima indire una procedura di gara.
Dopo due anni niente è cambiato. «Pare che l'Italia non abbia ancora adottato le misure per garantire la tempestiva esecuzione della sentenza», lamenta l'esecutivo comunitario. Da qui la decisione di avviare una procedure d'infrazione. L'Italia ora ha due mesi di tempo per convincere la Commissione a non procedere oltre. Un'altra condanna questa volta vorrebbe dire multe salate. In questo caso l'italia non avrà un secondo avvertimento. O la vicenda si chiude o si ritroverà un'altra volta alla sbarra.
La vicenda chiama in causa ANAS. E' la società di gestione delle autostrade che ha modificato l'accordo del 1999 con SAT, che conferiva Società Autostrada Tirrenica la presa in carico della A12 fino al 31 ottobre 2028. Nel 2009 le due parti hanno però stipulato una convenzione unica che estendeva fino al 31 dicembre 2046 la concessione del tratto autostradale a SAT. La violazione delle regole europee si è consumato qui. Non si doveva procedere con la convenzione ma indire un bando di gara.