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Сентябрь
2021

Il centro commerciale Maremà verso l'ampliamento. Ecco che cosa è previsto

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GROSSETO. Si alza il velo sul progetto di ampliamento del centro commerciale Maremà che Igd, la società ravennate che ha costruito la cittadella del Commendone – nata dal patrimonio immobiliare di Coop Adriatica (oggi Coop Alleanza 3. 0) e di Unicoop Tirreno – ha presentato all’Amministrazione comunale partecipando all’avviso pubblico lanciato nel 2020 dal comune di Grosseto con cui chiunque poteva avanzare proposte, richieste e desiderata in vista del rinnovo degli strumenti urbanistici: il Piano strutturale e il Piano operativo. Piero Canova, direttore generale di Unicoop Tirreno, “convalida” quanto anticipato dal Tirreno nell’edizione del 10 agosto e che tanto ha fatto discutere – insieme al progetto di ampliamento presentato dall’altro centro commerciale cittadino, Aurelia Antica – diventando un tema portante anche della campagna elettorale: «Confermiamo l’intenzione di completare il Maremà – dice Canova – con quanto era già previsto nel piano originale e che ancora non è stato realizzato, ovviamente se e quando il Comune ci darà il via libera».

COSA E' PREVISTO
Ecco cosa prevede il progetto di completamento del Maremà. Innanzitutto, una nuova grande superficie di vendita non alimentare, presumibilmente come le strutture che ospitano Ovs, Scarpamondo, e Euronics, che sono ciascuna indipendente rispetto al corpo centrale che ha in seno l’Ipercoop e la galleria commerciale. Poi un cinema multisala al Commendone. E una struttura dedicata al terziario: ovvero, uffici da affittare a terzi. I tre punti dettagliati dal direttore generale Canova – nuova superficie di vendita non alimentare, cinema multisala, centro servizi – sono inseriti nella scheda n. 48 del cosiddetto dossier dedicato alla aree di trasformazione esterne al territorio urbanizzato, che è uno dei documenti che accompagnano l’avvio del procedimento per il nuovo Piano strutturale; tale dossier include 96 schede di “proposte” di interventi di natura non residenziale (niente appartamenti né villette) da realizzare al di fuori del margine urbano o che riguardano, appunto, le grandi strutture di vendita; la legge urbanistica della Regione Toscana – la n. 65 del 2014 – impone che tali interventi possano ottenere nulla osta solo dalla cosiddetta Conferenza di co-pianificazione composta da Comune, Provincia e Regione. La proposta di ampliamento/completamento del Maremà avanzata da Igd – come del resto quella presentata dal centro commerciale Aurelia Antica – è dunque al punto in cui ha ottenuto una bolla di ammissibilità (altrimenti non sarebbe inserita nel dossier) da parte del Comune e del team di professionisti che stanno mettendo a punto i nuovi strumenti urbanistici, come del resto tutti i progetti sintetizzati nelle altre 96 schede incluse nel dossier, e che per essere realizzati dovranno essere sottoposti al parere della Conferenza di co-pianificazione.

L’OBIETTIVO
Con tale progetto Igd e Unicoop Tirreno puntano «a completare l’offerta di un parco commerciale – spiega Canova – La tendenza dei più moderni centri commerciali, del resto, è quella di andare verso strutture il più possibile fruibili, dove si va, si compra e si torna via, senza necessariamente accedere al corpo centrale, quello del supermercato e della galleria commerciale»; da qui l’idea di una nuova superficie di vendita, non alimentare in quanto l’offerta su questo fronte a Grosseto già c’è ed è abbondante.

IL DIBATTITO
A Canova Il Tirreno rammenta che la notizia dei progetti di ampliamento del Maremà e dell’Aurelia Antica presentati dalle proprietà alla giunta Vivarelli Colonna ha suscitato un certo “scalpore”, oltreché una levata di scudi da parte dei negozianti del centro storico di Grosseto che hanno chiesto ai candidati sindaco un impegno a dire no all’ampliamento delle due cittadelle commerciali. Canova rassicura: «Non è con questo completamento, già per altro previsto – spiega il direttore generale di Unicoop Tirreno – che si stravolgono equilibri già per altro consolidati. L’offerta non si cambia e il grosso delle costruzioni è già stato realizzato». Non solo. «Mi pare che anche Aurelia Antica abbia qualche progetto di completamento: è normale, è l’evoluzione. E due centri commerciali per Grosseto, città da 80mila abitanti, non sono un numero eccessivo; prendiamo Treviso, per esempio, città che conosco bene (Canova è veneziano, ndr): ha 90mila abitanti e di centri commerciali ne ha almeno tre e i negozi del centro città vivono e prosperano molto bene perché si sono specializzati in un’offerta di nicchia che, di norma, non è quella dei centri commerciali».

PER LA CITTA'
Torniamo alla scheda n.48 del dossier: qui si parla anche della realizzazione di «un centro sportivo da cedere all’Amministrazione comunale», leggi un palasport in zona Commendone. Tale ipotesi sembra però tramontare: Unicoop infatti «sta interloquendo con il Comune conclude Canova – per concordare (piuttosto, ndr) interventi di miglioramento nel settore viario».

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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