Litiga col medico della Maugeri, a processo per violenza privata
PAVIA
Voleva parlare con il medico delle condizioni del marito, che stava facendo la riabilitazione alla Maugeri dopo un delicato intervento al cuore. Ma quello che doveva essere un normale colloquio è diventato uno scontro con la dottoressa, che sarebbe stata minacciata e “sequestrata” nella stanza infermieri.
Questa, quantomeno, è la ricostruzione al centro della denuncia presentata dal medico. Denuncia che ora è diventata un processo in tribunale.
A giudizio, per violenza privata, c’è Anna M., una donna di 39 anni. La procura aveva emesso un decreto penale di condanna, a cui però l’imputata si è opposta. Con l’avvocato Fabrizio Gnocchi intende difendersi in dibattimento.
Sull’altro fronte c’è la dottoressa della clinica Maugeri, che si è costituita parte civile con l’avvocato Samantha Finizio. Il processo è cominciato alcuni giorni fa in tribunale a Pavia davanti al giudice Roberto De Vincenzi.
La discussione in sala infermieri
La vicenda risale al 19 gennaio del 2019. Secondo quanto ricostruito in base agli atti dell’accusa, quel giorno l’imputata si trovava alla Maugeri per il marito ricoverato nel reparto di Cardiologia riabilitativa. L’uomo aveva subito un intervento chirurgico ed era quindi in cura.
La donna lo avrebbe trovato sofferente. E avrebbe chiesto di parlare con il medico di turno, una dottoressa di 45 anni che abita in provincia di Pavia.
Quello che è accaduto durante il colloquio nella sala infermieri tra la moglie del paziente e la dottoressa è tutto da chiarire.
Secondo la ricostruzione della procura, fatta anche attraverso la relazione degli agenti della volante, intervenuti in ospedale, il confronto sulle condizioni di salute dell’uomo sarebbe presto degenerato.
La moglie del paziente, che si trovava insieme a due persone non identificate, a un certo punto avrebbe pronunciato verso la dottoressa la frase “Stasera morirai per mano mia”.
Poi, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe impedito al medico di uscire dalla stanza ostacolando il passaggio verso la porta.
In questo modo la dottoressa sarebbe stata costretta a rimane nella stanza per un tempo che la procura ritiene «apprezzabile”, come spiegato nel capo di imputazione.
La multa e l’opposizione
Per calmare gli animi ed evitare che la situazione degenerasse ancora di più, alla Maugeri erano intervenuti gli agenti della volante.
I poliziotti avevano raccolto la versione delle persone coinvolte e il medico aveva deciso di presentare denuncia.
La ricostruzione dei fatti era bastata al magistrato Roberto Valli per emettere un decreto penale di condanna: una multa, in sostanza, di 2.250 euro.
Ma la moglie del paziente si è opposta davanti al giudice e ha preferito affrontare un processo pubblico. Nel corso del dibattimento la vicenda sarà esaminata attraverso le testimonianze delle persone che avevano assistito alla discussione.