Dalle eroine della Resistenza alla cultura: «Ecco 130 donne alle quali dedicare una via a Belluno»
BELLUNO. Centotrenta nomi di donna meritevoli di essere ricordate nella toponomastica dei comuni bellunesi. Parlando delle “quote rosa” si hanno opinioni differenti: c’è chi ritiene che l’applicazione di questa regola sia discriminante e chi, invece, pensa che sia ancora necessario farne uso nella politica, nel lavoro, nelle retribuzioni, nell’organizzazione di festival e convegni.
Ma al di là di decidere se sia giusta l’una o l’altra opinione, quello che è certo è che nella toponomastica la legge delle “quote rosa” non è mai stata applicata. In altre parole, le donne sono dimenticate, anzi, non sono quasi mai prese in considerazione quando si tratta di intitolare le vie, le piazze o qualunque altro luogo pubblico di una città.
Appello ai sindaci
In Italia su cento strade, solo sette sono intitolate a donne e la metà di queste sono madonne e sante. Più di un anno fa, il movimento “Non una di meno” di Belluno ha analizzato la situazione degli stradari dei 61 Comuni della Provincia e ha rilevato che anche nel nostro territorio sono molto scarsi o addirittura assenti spazi pubblici intitolati a donne.
Dopo aver constatato l’evidente “mancanza”, le donne bellunesi hanno intrapreso una “missione” dai sindaci per chiedere che ogni amministrazione si impegni a intitolare uno spazio pubblico a una donna, come atto di giustizia e segno di cambiamento che sia in grado di influenzare l’educazione delle generazioni future.
Una lunga ricerca
Per supportare il progetto, “Non una di meno” ha intrapreso una ricerca sulle donne che, nel Bellunese, hanno avuto un peso nella storia, nel progresso, nelle conquiste sociali, spesso anche col sacrificio della vita. «È stato un lavoro vasto, ma molto interessante», ci dicono, «portato avanti grazie a bellunesi esperti di storia, testimoni e parenti che hanno dato un importante contributo e grazie anche a testi e documenti consultati nelle biblioteche della provincia, dell’Istituto storico della Resistenza e nell’Archivio di Stato».
E proseguono: «È stata una continua sorpresa scoprire come tante donne siano state le colonne sulle quali si è fondato il progredire della cultura, della libertà, delle conquiste sociali di cui godiamo oggi».
Il frutto di questo ampio lavoro di ricerca e studio è l’opuscolo “Una Donna una Via” che racchiude la premessa e un elenco di quasi 130 voci tra donne e gruppi. «Va sottolineato», dicono le responsabili del progetto, «che una cinquantina sono le eroine della Resistenza, senza contare altrettante deportate che non rientrano nella lista, perché di loro si sa solamente il nome, per ora. La nostra intenzione, infatti, è continuare la ricerca, per una maggiore conoscenza e consapevolezza».
La “missione” presso i sindaci era iniziata nell’estate dell’anno scorso, interrotta quasi subito dal confinamento per il Covid 19, ma quest’anno è ripresa con vigore, grazie soprattutto all’impegno di Margherita De Marchi, referente del progetto che è stato proposto e consegnato a oltre il 30% dei Comuni. Le indicazioni delle fonti orali e scritte si possono ottenere inviando una e-mail a nonunadimenobelluno@gmail.com.
Le donne illustri
“Una Donna una Via” è il documento che raccoglie le donne e gruppi di donne che si sono spese per il nostro territorio, distinguendosi in vari campi. Importante, a volte determinante è stato il contributo e il sacrificio delle donne della Resistenza. Fra le più conosciute ricordiamo Tea Palman, Giuliana Foscolo, Albertina Brogliati, Tina Merlin, Dina e Iva Boni, Agnese Righes, Rina Lotto, Margherita Forlin, Lena De Min, Rina Lorenzon, Amalia Gorza e Rosanna Vedana. Ci sono le alpiniste che per prime hanno raggiunto alcune cime dolomitiche: Maria Breveglieri, Irene Pigatti, Beatrice Tomasson, Renata Sommavilla, Maria Guglielmini, Emma Franceschi, donne che a fatica si sono fatte largo in un mondo prettamente maschile. Scrittrici e poetesse: Carlotta Fratini, Lucrezia Marinelli, Syria Poletti, Carmela Ronchi, Giuliana Rosso, Luigina Tavi. Le musiciste, cantanti liriche e attrici: Anna Da Vià, Elsa De Zolt, Donatella Ceccarello. Fra le artiste: Caterina Panciera Besarel, Marianna Corte, Romana D’Ambros.