Guasto in volo e poi sul bus, odissea di 16 ore per i passeggeri del Catania-Venezia
MOGLIANO. Odissea di quasi 16 ore per i 164 passeggeri del volo Ryanair Catania-Venezia, una trentina dei quali trevigiani. Il volo FR2040, partito regolarmente dall’aeroporto di Catania Fontanarossa verso le 21 di lunedì, non è mai atterrato al Marco Polo di Venezia. Verso le 22, infatti, il pilota del Boeing 737, mentre stava sorvolando Ancona, ha annunciato ai passeggeri un atterraggio d’emergenza a Fiumicino per condizioni meteo avverse all’aeroporto di Venezia.
«In realtà - spiega Veronica, dipendente Usl 2 di Treviso - è emerso poi che si trattava probabilmente di una questione di carattere tecnico: abbiamo infatti notato che dall’ala sinistra del velivolo scorreva del liquido. Infatti quando siamo scesi dall’aereo, i tecnici e il personale del velivolo si sono messi sotto l’ala per guardare quella perdita. Dai cellulari poi vedevamo che i voli a Venezia atterravano regolarmente e che quindi quello delle condizioni meteo avverse non sembrava una ragione plausibile».
Il velivolo è atterrato a Roma Fiumicino alle 22.19, l’orario in cui il velivolo avrebbe dovuto atterrare al Marco Polo. «Siamo rimasti all’interno dell’aereo per una ventina di minuti prima di poter uscire - racconta l’impiegata trevigiana - e di riappropriarci dei nostri bagagli. Nessuno è riuscito a darci informazioni precise anche perché la compagnia irlandese non ha personale di terra. È stato tutto abbastanza improvvisato ed è stato il personale dell’aeroporto a tentare di tranquillizzarci anche se gli animi di molti passeggeri, comprensibilmente, iniziavano a surriscaldarsi. Sul posto sono anche intervenute le forze dell’ordine per evitare il peggio».
Soltanto alle 2.30 di notte sono partite per Venezia tre corriere con quei passeggeri che hanno deciso di continuare il viaggio coi mezzi messi a disposizione dall’aeroporto. Ma la disavventura non è finita lì per i viaggiatori di uno dei tre mezzi che doveva proseguire per Tessera.
«Dopo 10 minuti che eravamo partiti - continua la giovane trevigiana - l’autobus s’è fermato e il conducente ci ha comunicato che c’erano problemi alla frizione perché non riusciva ad innestare le marce. Risultato: autobus in officina e passeggeri di nuovo a terra per altre tre ore. Riparato il guasto, alle 5.40 circa siamo ripartiti da Roma e arrivati a Venezia soltanto alle 13.10 di martedì.
«Tra i passeggeri - spiega Veronica - c’erano molti moglianesi, alcuni trevigiani e altri veneti e friulani. Un medico avrebbe dovuto effettuare un intervento chirurgico importante ma ha dovuto rinviarlo . Io avrei dovuto iniziare a lavorare alle 8 ma sono stata costretta a contattare i miei dirigenti per fare presente il disagio. Una studentessa spagnola per non perdere la coincidenza con un volo per la Spagna a Bologna ha preso un taxi da Venezia, spendendo 200 euro. Ryanair ci ha contattato via sms cercando di riparare con un voucher. Ma noi ci stiamo riunendo per fare una class- action. a contrariarci fortemente, oltre al grave disagio, la mancanza di rispetto nei nostri confronti».