Alpinista morto durante una scalata: camminata di solidarietà nel ricordo di “Vanni” Anziutti
TOLMEZZO. Giovanni Anziutti riposerà, come da suo desiderio, tra le montagne natìe, nella sua Forni di Sopra, dove sabato 25 settembre (alle 10) si svolgeranno i funerali. Il cordoglio per la morte dell’alpinista 71enne, a causa di una caduta dal Crodon di Giaf per un’imprevedibile fatalità, attraversa unanime ogni angolo dell’alto Friuli.
Presidente di Asca e di Leggimontagna, componente del direttivo del Cai di Forni di Sopra e dell’Ado di Tolmezzo, Vanni (così lo chiamavano) era molto noto. Proseguire sulle sue orme nei tanti progetti a cui aveva dato l’anima è un imperativo che si fa strada e la forma di rispetto più alta verso una figura così importante e impegnata.
Il vicepresidente di Asca, Mario Di Gallo, scosso dalla perdita, segnala che domani Vanni sarà ricordato all’evento conclusivo di Vicino/lontano mont, di cui era partner entusiasta. Ciò avverrà ancor più a ottobre a Leggimontagna, alla cui 19esima edizione Vanni lavorava ora. Domenica sarà a lui dedicata la Camminata della solidarietà a Tolmezzo (organizzata dall’Ado di Tolmezzo con l’Afds Conca Tolmezzina e Admo), evento che Vanni promuoveva molto. «Con lui – ricorda la presidente Ado di Tolmezzo, Rita Martin – dieci anni fa avevamo riattivato la nostra sezione. Il miglior modo di ricordarlo è fare ciò in cui lui credeva».
Annullata Arrampicarnia, ci sarà un appuntamento in onore di Vanni domenica alle 10 con partenza da Malga Pramosio.
«Lui – osserva Adriana Stroili, direttrice artistica del premio Leggimontagna – si è sempre speso molto per la montagna. Puntava su un’idea di montagna molto aperta, anche culturalmente. Era gentile, ma determinato e schietto. Ci teneva al bene della montagna, in tutti i sensi. Si era schierato contro la strada per il Marinelli perché riteneva che non fosse adeguata al territorio, non ci fossero giustificazioni per farla. Il premio intitolato a Giulio Magrini e le iniziative su Sergio De Infanti li abbiamo costruiti assieme credendoci. Dobbiamo andare avanti, è quello che avrebbero voluto lui, Giulio e Sergio. È un nostro dovere. Naturalmente è durissima».
Per Pietro De Faccio, presidente del Cai di Tolmezzo, Vanni era un appassionato di montagna autentico e un alpinista preparato. «Ha voluto – ricorda – che facessimo le serate sulla sicurezza in montagna con il Soccorso Alpino, partecipò alla loro preparazione. Dedicava molto tempo all’Asca, con cui aveva in cantiere anche la Summer school a Forni di Sopra, Leggimontagna e Cortomontagna».
Che le sue giornate fossero costellate di impegni per la montagna lo conferma Sandro Plozner, vicepresidente del Cai regionale, che lo conobbe anni fa nel consiglio direttivo del Cai del Fvg e lo stima per il suo lavoro con le sezioni su tanti fronti, dalle escursioni alle varie iniziative.