Gli interventi di Pasquale Salvione, Fabiano Santacroce e Roberto Stellone a “1 Football Club”
CorSport, Salvione a “1 Football Club” su 1 Station Radio: “Manolas non è un caso, ma ora Spalletti gli preferisce Rrahmani. Insigne? Sul campo dimostra di voler restare al Napoli, e credo che anche la società voglia lo stesso“
“Al Napoli tocca rispondere alle milanesi, deve superare un vero e proprio esame di maturità a Genova – queste le parole di Pasquale Salvione, giornalista de Il Corriere dello Sport, ai microfoni di “1 Football Club”, trasmissione prodotta dalla testata “IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione e Claudia Vivenzio, in onda dal lunedì al sabato dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Come ha sottolineato Spalletti, da Leicester a Udine, hanno dimostrato di avere tanta qualità e, soprattutto, personalità. In Inghilterra i partenopei hanno comandato il gioco nonostante lo svantaggio, meritavano di essere sopra dal primo tempo. Come personalità si sono confermati contro i friulani, anche qui hanno avuto il controllo del gioco e hanno fatto loro la partita non lasciando niente all’avversario. Contro la Samp altro appuntamento importante, tra i giocatori vive tranquillità e non pressione. Manolas? Rrahmani, in questo momento, dà più tranquillità a Spalletti rispetto al greco. Non credo sia bocciatura completa, ma Luciano aspetta la sua miglior forma. Ha tutti i mezzi per riprendersi il posto da titolare, Rrahamni ha comunque disputato due partite di assoluta garanzie e il Napoli sa che può contare su un difensore centrale di valore. La profondità della rosa di Spalletti sarà una delle arme più importanti nel corso della stagione. Formazione? Penso possa essere l’occasione per rivedere Lozano da titolare, entrato bene in campo ad Udine, insieme a Osimhen e Insigne in attacco. Anche Zielinski dovrebbe tornare dal primo minuto, con Fabian e Anguissa a centrocampo. In porta ancora Ospina. Probabilmente Spalletti inizierà a schierare nuovamente Meret dalla prossima contro il Cagliari. Si attendono i rientri di Demme, Lobotka e Mertens. Rinnovo Insigne? Nessuna novità. Il modo, la partecipazione, la voglia di essere leader e di aiutare il Napoli di Lorenzo credo sia la migliore risposta ad un clamore eccessivo sul suo rinnovo. La firma è sperata da ambo i lati”.
“Sarà difficile la lotta per il campionato, quest’ultimo è molto più complicato perché tante squadre si sono rinforzate, giocano bene e hanno ottimi allenatori. Il Napoli ha una rosa un po’ corta in difesa, ha dei calciatori di estremo valore e possono competere – queste le parole di Fabiano Santacroce, procuratore ed ex calciatore del Napoli, ai microfoni di “1 Football Club”, trasmissione prodotta dalla testata “IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione e Claudia Vivenzio, in onda dal lunedì al sabato dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Mario Rui? Un giocatore tanto contestato, ma senza senso il più delle volte. Ha delle lacune difensive, ogni tanto, ma è un giocatore valido che serve tanto a questo Napoli. Quest’anno sarà indispensabile e insostituibile per la sua tecnica e voglia che ha di giocare. Rrahmani?Arriva dalla scuola di Juric, quindi di Gasperini, e dell’uno contro uno con l’attaccante. Mi piace tantissimo, nonostante gli errori dello scorso anno. È tra i più completi al livello tattico, durante il match chiama sempre le marcature e i compagni, e questo ti fa capire il suo livello. Ghoulam? Ha avuto tanti infortuni che lo hanno bloccato nel momento migliore. Speravo in un suo ritorno l’anno scorso, sono dispiaciuto molto che non sia stato così. Sarebbe una favola se tornasse ai suoi livelli, non deve mollare. Zanoli? Ha poche chance, sulla sua fascia c’è un maestro come Di Lorenzo, altro giocatore che non si può spostare dal suo lato. È un giovane, deve imparare tanto ma deve anche giocare. Koulibaly? Ha avuto una crescita di personalità, di tattica, impressionante. Può permettersi anche qualche errore perché a livello fisico recupera tutti. È uno dei migliori difensori d’Europa e del mondo. Spalletti? Ha portato qualcosa di diverso nella preparazione. Contro l’Udinese ha spostato i terzini più all’interno nella fase di gioco per liberare gli esterni e il passaggio di prima a Osimhen, e mi sono letteralmente esaltato. Sta svolgendo un grandissimo lavoro. Anguissa? Anche lui sta diventando indispensabile. Ha le movenze di Bakayoko, ma con più velocità e tecnica. Serviva uno che sapesse fare le due fasi come lui. Quando ci saranno tutti, qualcuno dovrà restare fuori e sono curioso di vedere le scelte di Spalletti. De Laurentiis? Il presidente ha portato il Napoli a grandissimi livelli e, soprattutto, riuscendo a gestire un’azienda nel migliore dei modi. Ad esempio, l’Inter ha vinto il campionato scorso ma poi ha dovuto perdere i suoi migliori calciatori e fare i conti con molti debiti. Con ADL non c’è questo rischio e non è poco nel calcio attuale. Senza Champions comunque è stata una delle squadre che è rimasta in attivo, ma se non dovessero centrare di nuovo la coppa probabilmente bisognerà vendere qualcuno. L’unica nota stonata del presidente, forse, è nell’era Sarri. Avrebbe potuto mettergli a disposizione qualche giocatore in più per arrivare ad un traguardo importante”.
“Osimhen mi piace tantissimo, soprattutto adesso che sta giocando con continuità e sta segnando. È un attaccante completo, moderno: corre, fa gol, fa salire la squadra. Dovrebbe migliorare nel trovare gli spazi giusti, ma con un allenatore come Spalletti, insieme all’esperienza che acquisirà, riuscirà a diventare un top – queste le parole di Roberto Stellone, ex calciatore del Napoli, ai microfoni di “1 Football Club”, trasmissione prodotta dalla testata “IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione e Claudia Vivenzio, in onda dal lunedì al sabato dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. A parte l’anno scorso, in cui si è svolto un ottimo lavoro con Gattuso nonostante i problemi, il Napoli è stata l’unica che ha dato del filo da torcere alla Juve. Adesso, con Spalletti e una squadra che ha già disputato campionati importanti, vedo gli azzurri ancora più maturi e completi. Non è da tutte schiacciare la Juventus per 80 minuti. Sono convinto che siano una seria candidata, insieme all’Inter, per la vittoria dello Scudetto. Genoa? Quando la società è in vendita, è nell’ordine delle cose la poca stabilità all’interno della squadra. Preziosi ha comunque svolto un ottimo lavoro, sono stati più gli anni in cui il Grifone ha militato in A che in B. Torino? Situazione analoga al club rossoblu, Cairo è un presidente attento e preparato. Rispetto al Genoa sono più compatti e completi quest’anno, Juric farà meglio degli anni passati. Per l’organico che hanno, comunque, la squadra di Genova può salvarsi”.