In Italia, Space Jam: New Legends arriva al cinema il 23 settembre, praticamente due mesi dopo la distribuzione statunitense, che ha optato per la formula ibrida in sala e in streaming (su HBO Max, ovviamente, essendo il film prodotto da Warner Bros).
In questi due mesi, le critiche oltreoceano sono state per lo più inclementi, per cui il pensiero che il sequel di Space Jam – manifesto di un’intera generazione di millennial, più o meno amanti del basket e, soprattutto, del leggendario MJ – potesse essere una delusione totale, era allarmante.
Invece, c’è stata una piacevole sorpresa con Space Jam: New Legends, per una serie di motivi che, per altre persone, potrebbero essere spunti di critica.
Partiamo dall’inizio: se eri un giovanissimo nel 1996, Space Jam è stato uno dei tuoi cult. Erano gli anni Novanta, Michael Jordan era appena rientrato nell’NBA dopo la parentesi nel Baseball e di lì a poco avrebbe segnato nuovamente la storia del parquet, l’abbigliamento d’ordinanza erano le canotte e i cappellini NBA e la musica del film veniva suonata anche nelle lezioni di danza.
Venticinque anni dopo, quei giovanissimi all’epoca di Space Jam sono diventati abbondantemente adulti, ma non hanno abbandonato la fede nella pallacanestro. Non del tutto, quantomeno, e tra i vari meriti del documentario The Last Dance c’è quello di aver fatto conoscere (e ripassare) la storia di Michael Jordan e di quegli anni gloriosi anche a chi non è appassionato o che, all’epoca, non era nemmeno nato.
Ecco qual è la forza di Space Jam: New Legends, il fatto di essere lo Space Jam di LeBron James e della Generazione Z, senza tradire la fede dei Millennial.
Quando il primo film è un cult generazionale, è difficile che un sequel possa essere all’altezza. In questo senso, Space Jam: New Legends compie un atto di amore e di umiltà. Non è esatto, infatti, chiamarlo Space Jam 2, dal momento che il collegamento al primo film è solo nella presenza dei Looney Tunes come improbabili (e adorabili) giocatori di basket accanto, come ricorda il titolo stesso, a una nuova leggenda, LeBron James. L’ombra enorme, gigantesca, di MJ c’è eccome, in forma di omaggio a qualcuno di inarrivabile, con tanto di scherzo sul «Jordan sbagliato» con il cameo di Michael B. Jordan (star di Creed e antagonista di Black Panther).
Detto questo, la storia è altra: in questo film, LeBron deve vedersela con il rapimento del figlio gamer Dom, rapito dal permaloso algoritmo Al-G Rhythm (interpretato da un brillantissimo Don Cheadle) che lo costringe col ricatto a una partita di basket sui generis, in cui il campione è affiancato proprio da Bugs Bunny & co. Il tutto condito con la storia parallela di LeBron alle prese con il ruolo di padre inizialmente poco comprensivo verso il figlio che preferisce sviluppare videogame (comunque di basket) al gioco in campo.
Certo, la storia non è certo un capolavoro di narrativa né di solidità, ma stiamo parlando di film che non si prendono sul serio e che non hanno certo l’intenzione di raccontare storie nemmeno verosimili. Insomma, è Space Jam: non è il caso di indossare gli occhiali da critici cinematografici.
Il resto, infatti, è puro divertimento: colorato, chiassoso e tutto targato Warner Bros. Oltre ai Loonley Tunes – proposti in versione animatronics – in Space Jam: New Legends, ci sono tutti, ma proprio tutti i personaggi e i franchise della casa produttrice, dalla Ilsa di Casablanca (sì, il film del 1942) a King Kong (scomodato anche in vari momenti), da Superman a Batman, a Joker, dai Gremlins a Matrix (citato puntualmente, ma non spoileriamo), a Voldemort di Harry Potter e ai draghi di GoT… si potrebbe continuare all'infinito
Uno spottone al servizio in streaming HBO Max? Un pasticciaccio? Puro spasso? Ognuno scelga l’opzione che preferisce, senza però trascurare il merito di una carrellata che riesce a stuzzicare gli spettatori del primo Space Jam, riconfermandone la natura pop, solleticando le curiosità dei giovanissimi di oggi.
Insomma, Space Jam: New Legends non è esattamente il sequel che ti aspetti e, tutto sommato, la cosa ha un suo pregio, senza cercare di bissare il cult del '96.
LEGGI ANCHE
«Space Jam 2: A New Legacy», il trailer è una bomba e soddisfa ogni curiosità
Space Jam 2, LeBron James è l'erede di Michael Jordan
+ CINEMA
Torna a SHOW