Linda Evangelista «sfigurata» da un trattamento estetico: cosa è meglio sapere prima
In un post sul suo profilo Instagram Linda Evangelista, tra le top model che ci hanno fatto sognare negli anni ’90, modello iconico di bellezza trasformista, ha risposto alla richiesta incessante dei suoi fan sul perché negli ultimi anni fosse uscita di scena. Nella reunion voluta da Donatella Versace per la sfilata Primavera Estate 2018, un tributo vivente a suo fratello Gianni, tra le modelle dei Nineties che hanno chiuso il sipario, Naomi Campbell, Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Carla Bruni ed Helena Christensen, mancava solo lei, Linda Evangelista. La bellezza leggendaria ha raccontato che purtroppo negli ultimi cinque anni ha sviluppato la paradoxical adipose hyperplasia, ovvero iperplasia adiposa paradossa, a seguito di un trattamento di criolipolisi, un effetto collaterale raro di una procedura che favorisce il dimagrimento utilizzando i benefici del freddo.
Linda Evangelista, 56 anni, con questa sua dichiarazione a cuore aperto ha attribuito alla procedura la sua permanente deformità, ma non solo, ha confessato di aver subìto danni emotivi che l’hanno condotta a vivere gli ultimi cinque anni da reclusa.
Secondo quanto riportato da alcune pubblicazioni straniere, Linda Evangelista avrebbe esposto denuncia alla corte Federale di New York, lo scorso martedì, dichiarando che tra l’agosto 2015 e il febbraio 2016 avrebbe fatto il trattamento alternativo alle liposuzione per rimodellare alcune aree del corpo e che non fosse al corrente dei possibili effetti collaterali, inclusa la possibilità di sviluppare l’iperplasia adiposa paradossa o (PAH).
CHE COSA SAPERE PRIMA DI FARE UN TRATTAMENTO ESTETICO
«Affidarsi a mani esperte per ogni procedura estetica è buona prassi, ci sono tanti operatori di bellezza, non medici, che si improvvisano sul campo e propongono trattamenti di medicina estetica, ritenuta meno invasiva. È anche importante pretendere che vengano spiegati in modo chiaro gli effetti collaterali, di solito si legge e si firma un consenso informato, così ci si sottopone alle procedure, anche quelle apparentemente più innocue, con coscienza del fatto che si possono avere delle complicanze. Il problema con la medicina estetica, rispetto alla chirurgia, è che si fa spesso passare il messaggio che siano trattamenti semplici e di routine, soprattutto nel caso delle cosiddette punturine, banalizzando il concetto», ha spiegato il dottor Luciano Perrone, medico associato AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) fautore della chirurgia estetica etica e di una disciplina della professione che possa garantire la reale serenità e soddisfazione del cliente.
COS’È L’IPERPLASIA ADIPOSA PARADOSSA
«In casi molto rari, si parla dell’1 %, può verificarsi nelle settimane successive al trattamento, l’iperplasia adiposa paradossa ovvero l’aumento del volume delle cellule adiposo nelle parti del corpo trattate, cioè paradossalmente anziché avere un dimagrimento, si ha un’ipertrofia dell’adipe. La criolipolisi usa manipoli a temperature controllate, dai -5 a -8 gradi, per portare alla formazione di cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule adipose che l’organismo poi smaltisce. La procedura si esegue con diversi macchinari di varie aziende e l’iperplasia adiposa paradossa o (PAH) è un effetto collaterale non molto frequente che riguarda in generale questo tipo di trattamento. Dagli studi recenti è ritenuta più frequente negli uomini. È un evento molto raro, si forma una massa marcata e visibile ingrossata, ma indolore. Non si sono ancora compresi i motivi per cui si verifichi, e non scompare da solo ma necessita di trattamenti chirurgici successivi, in genere viene trattata con la liposuzione, o altri interventi come l’addominoplastica».
«La criolipolisi è sconsigliata a chi ha il diabete, ai portatori di pacemaker, a chi soffre di globulinemia, o è in gravidanza e allattamento oppure a chi soffre di orticaria da freddo. Ma comunque non è accertato che se ci sono queste condizioni si scaturiscano gli effetti collaterali».