Un tempo, simbolo della presenza italiana in Afghanistan. Oggi, l’enorme base, dove nell’arco di 15 anni si sono alternate decine di migliaia di nostri militari, è un deserto abbandonato e razziato. Il comandante talebano che la controlla lancia un appello:“L’Italia ritorni in pace e sarà la benvenuta. Siamo pronti a collaborare e a perdonare”.