Stella Creasy alla Camera dei Comuni col neonato per i diritti delle donne
È una dimostrazione di quanto sia difficile per le donne tornare al lavoro dopo aver avuto figli. La deputata laburista britannica Stella Creasy si è presentata alla Camera dei Comuni col figlio, neonato, stretto al petto. Ha voluto dimostrare ai colleghi i problemi che affrontano quotidianamente le donne con figli. Ha parlato di istruzione e diritti e ha avuto un colloquio acceso con un deputato conservatore Jacob Rees-Mogg, padre di sei figli.
«So che alcuni in questo posto non sono fan delle madri nella madre di tutti i parlamenti, ma sono sicura che lei non è tra loro, e quindi vuole incontrare una delegazione per vedere come possiamo assicurarci che tutti in questo Parlamento rispettino la legge sulla maternità e sul congedo parentale?» ha detto la deputata Creasy al collega Rees-Mogg. Lui si è complimentato per il comportamento del neonato, ma ha anche detto che «le regole attuali sono perfettamente ragionevoli e del tutto in linea con la legge».
La scelta della deputata riguarda in particolare il suo lavoro e l’impossibilità di portare i figli all’interno dei palazzi delle istituzioni. Diventa però una denuncia più ampia nei confronti di quante non riescono a rientrare al lavoro dopo la nascita dei figli perché non si possono permettere una baby sitter e non possono portare i figli sul luogo di lavoro.
Non è la prima volta che i bambini vengono portati all’interno di aule parlamentari, a dimostrazione di quanto la maternità non sia e non debba essere un impedimento al lavoro delle donne, in politica e in qualsiasi altro settore. Solo lo scorso marzo è arrivata nel parlamento italiano un’area di allattamento fruibile per le parlamentari che non possono però votare direttamente da quella stanza.
In Italia sono donne il 77% dei neogenitori che hanno lasciato il lavoro nell’anno della pandemia. Nel 2020 ci sono state 42 mila dimissioni di genitori di bambini da zero a tre anni. Succede anche per l’inattività, in presenza di figli aumenta quella delle donne e diminuisce quella degli uomini.