È uscita la classifica delle università che danno più chance di trovare lavoro. Il Politecnico di Milano, nell'indice sulle prospettive occupazionali post-laurea QS Employability, è il primo ateneo italiano: si piazza al 43° posto ex-aequo con due università nordamericane, la John Hopkins University di Baltimora (Usa) e la Western University di London (Canada). Al primo posto figura il prestigioso Massachussetts Institute of Technology di Boston. Completano il podio altre due università americane, la Stanford University e la californiana Ucla (University of California di Los Angeles), seguita al quarto posto dalla University of Sydney (Australia), Harvard (Usa), la Tsinghua University di Pechino (Cina), la britannica Oxford, University of Melbourne (Australia), la Cornell di Ithaca (Usa) e, a chiudere la top 10, la University of Hong Kong. Le successive cinque sono Cambridge (GB), il Politecnico di Parigi, la University of Chicago, Princeton e la New York University, tutte e tre negli Stati Uniti.

I criteri valutati

Fatto 100 il punteggio massimo dei QS Graduate Employability Rankings 2022, è il Mit di Cambridge/Boston a conquistarlo. Il Politecnico di Milano totalizza 73,8 punti. La classifica viene compilata combinando cinque indicatori che vanno a formare il punteggio finale: la reputazione dell’ateneo presso i datori di lavoro; il tasso di successo degli ex alunni; le partnership con le aziende; la presenza di aziende nell'ateneo per reclutare studenti di talento; il tasso di impiego a 12 mesi dalla laurea. Fra le italiane, dopo il Politecnico milanese si classifica al secondo posto l’Alma Mater di Bologna che si colloca 97esima come punteggio generale e 14esima nell’indicatore relativo alle collaborazioni con il sistema delle imprese. Da notare che Alma Mater è risultata la prima italiana nell'altra classifica universitaria internazionale World University Rankings 2022 di Times Higher Education (The) uscita appena tre settimane fa e che colloca Oxford al primo posto. I risultati delle varie classifiche differiscono in base ai criteri di valutazione considerati.

Le altre università italiane

Nel QS Employability 2022 il terzo posto fra le italiane va alla Sapienza di Roma che si colloca fra le prime 120 università al mondo. Cresce l'apprezzamento dell'Università La Sapienza presso i datori di lavoro e aumentano le citazioni delle pubblicazioni dei ricercatori dell'ateneo romano, uno dei più antichi al mondo essendo stato fondato nel 1303 da papa Bonifacio VIII. Il Politecnico Torino si colloca nel primo quarto della classifica mondiale, ovvero nella fascia 121-130 su quasi 700 istituzioni universitarie valutate. Nelle classifiche parziali, in particolare il Politecnico si conferma tra i migliori al mondo rispetto al tasso di occupabilità entro un anno dalla laurea piazzandosi, per questo criterio, nella 28esima posizione mondiale; figura nella top 100 anche riguardo alle partnership con le aziende per i tirocini con un miglioramento di posizione rispetto alla passata edizione. Ottimo anche il risultato dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che si colloca nella fascia 141-150 della classifica generale: punti di forza della Cattolica, la valutazione che i datori di lavoro danno ai laureati in base all’ateneo di provenienza e la reputazione, il parametro che indica le istituzioni universitarie più apprezzate dalla comunità accademica globale. L'Università di Padova nella fascia 161-170  conferma la sua permanenza nelle prime 250 università a livello mondiale e tra le migliori in Italia.