Mantova, ben tornata generazione cuore verde
MANTOVA. “Non c’è un pianeta B. Viviamo tutti qui”. “Sveglia. Coscienza. Il clima è una emergenza”. Sono alcuni degli slogan che studenti, attivisti, cittadini hanno scandito in piazza Sordello, durante la manifestazione sull’emergenza climatica, organizzata da “Fridays for future”. Un ritorno in piazza, dopo un anno e mezzo congelato dalla pandemia.
Cartelloni, simboli, ma soprattutto idee, di studenti e adulti: generazioni unite in nome della crisi climatica globale. «Tutto sembra irrisolvibile e bloccato – dichiara Sara Boanini, referente di “Fridays for future” – ma in realtà è ancora reversibile. Abbiamo bloccato le nostre vite per un giorno nella speranza che qualcosa si possa fare. Dobbiamo invertire la rotta, abbiamo il potere di cambiare le priorità per risolvere questa grave crisi climatica».
Non solo i governi, ma ogni cittadino può fare qualcosa. «Ognuno di noi ha un grande potere per cambiare le cose – aggiunge Oscar Porcelli, candidato sindaco di San Benedetto Po – e può portare avanti questo sciopero nel tempo. Noi ci impegniamo gratuitamente, sacrifichiamo tempo perché ci crediamo e dobbiamo pretendere che chi ha un certo reddito lavori giorno e notte per cambiare questo sistema».
L’emergenza climatica inevitabilmente incide sulla vita di tutto il pianeta e mette in crisi il futuro delle nuove generazioni. «Da anni non ho più certezze sul mio futuro - commenta Guido Peroncini, studente e membro di “Fridays for future” - e non so dove finirò tra vent’anni. Qui lanciamo un messaggio “preparatevi ad assenze come questa” perché la crisi climatica minaccia anche il nostro diritto a crescere, studiare e a vivere. Oggi non siamo a scuola perché vogliamo chiederci come è possibile pianificare un futuro in un mondo in fiamme, devastato da siccità, fuochi, alluvioni? L’Italia è una regione a rischio dal punto di vista idrogeologico e degli incendi quindi prepariamoci all’idea che se non si fa nulla potremmo essere noi a cominciare ad andare verso altri Paesi». Da qui l’auspicio che le politiche sul clima vedano una accelerazione. «Tra qualche giorno ci sarà una pre-conferenza a Milano sul clima che precederà quella di Glasgow. Le grandi potenze hanno sempre puntato al minimo sindacale; speriamo che con questa mobilitazione si possa ottenere qualcosa di concreto».
Un’allerta a livello globale, nazionale, e anche locale. «Noi di “Fridays for future”, abbiamo scritto una lettera al sindaco di Mantova – racconta Sara Boanini – basandoci su tre principi: giustizia climatica, sostenibilità e azione immediata. Tra gli aspetti affrontati troviamo mobilità, inquinamento e acqua potabile. Le nostre idee non interessano solo aspetti ambientali, ma misure per migliorare la vita dei cittadini». Riflettori puntati anche sull’area ex lago Paiolo. «Siamo qui con un due simboli, la tartaruga e la rana – spiega Arianna Federici, rappresentante de LaBoje – scegliendo di mostrare ciò che la cementificazione vuole cancellare da Mantova. Cerchiamo di difendere la riserva naturale dell’ex lago Paiolo tutti insieme».
Sul finire della manifestazione riepilogo dei punti globali per combattere l’emergenza climatica da parte di Federico Pagano di “Fridays for future”, ribadendo l’importanza di attivarsi prima che sia davvero troppo tardi.