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Сентябрь
2021

Buona la prima a Gorizia: esame Green pass superato a Gusti

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GORIZIA Un appello agli standisti a disporre più sedie e tavolini in maniera tale da evitare assembramenti e indurre gli avventori a non mangiare in piedi.

A formularlo è il comandante della Polizia locale Marco Muzzatti che “fotografa” la prima giornata di Gusti off. «Nonostante le limitazioni, gente ce n’era e anche parecchia. Com’è noto, la manifestazione ha una capienza massima consentita: 1.200 persone per l’area dei Giardini pubblici e di piazza Battisti, 1.500 per via Roma e piazza Vittoria. Giovedì sera, che essendo la giornata d’avvio è sempre un po’ più calma, avevamo pressoché raggiunto questi numeri». Ma come si fa la conta dei presenti? «Utilizzando le telecamere. Negli undici varchi, poi, gli addetti alla sicurezza (assieme alle forze dell’ordine e alla Polizia locale operano i professionisti della ditta Alexa) controllano i Green pass. Solo chi ne è in possesso può accedere. Il controllo è sistematico, poi ci sono le verifiche a campione, anche all’interno delle aree della festa.

La prima giornata è filata via liscia. Le regole sono state, sostanzialmente, rispettate. Ripeto: è importante che vengano allestiti più posti a sedere, peraltro è una possibilità che non comporta il pagamento di tasse di occupazione del suolo pubblico, è gratis». La Polizia locale, poi, ha già catechizzato a dovere gli standisti affinché utilizzino guanti e mascherine, oltre a mettere a disposizione igienizzanti agli avventori. Regole codificate e da rispettare nel pieno rispetto delle norme anti-contagio.

Controlli a parte, il bilancio della prima giornata di kermesse è stato indiscutibilmente positivo. Tanta gente, migliaia di persone ma senza assembramenti e con l’unica voglia di rituffarsi nelle atmosfere che solo “Gusti di frontiera” riesce a creare. Sì, l’esordio di “Gusti off” è filato via così, senza intoppi, in assoluta leggerezza. Le diverse isole, al centro di Gorizia, in cui sono ospitati sessanta stand enogastronomici suddivisi in alcuni dei Borghi più rappresentativi di Gusti, vale a dire Austria, Francia, Friuli e Slovenia hanno presentato un’offerta che ha riscosso il favore della gente, diligentemente in fila davanti alle varie attività. Particolarmente gettonati i soliti kürtőskalács ungheresi che, pur con tre postazioni, hanno fatto fatica a soddisfare tutte le richieste, confermandosi un autentico must di questa manifestazione. Ma tutti i chioschi hanno lavorato bene: dai francesi agli austriaci, dagli sloveni ai locali.

Disciplinati, dicevamo, e senza particolari problemi gli accessi ai varchi, dai quali si poteva transitare solamente con il passaporto verde. «È funzionato tutto molto bene - il commento del sindaco Rodolfo Ziberna - e non ci sono stati grossi intoppi. Anche il servizio ai tavoli non ha riservato particolari difficoltà e gli operatori sono riusciti a soddisfare senz’altro in maniera adeguata la numerosa clientela. È stato davvero bellissimo vedere nuovamente la città piena di gente e di vita e non posso che augurarmi che questo sia davvero il segnale della ripartenza per la nostra città». Soddisfazione viene espressa anche dall’assessore comunale ai Grandi eventi Arianna Bellan. «Si respirava la classica aria “frizzantina” della manifestazione-madre, ovvero Gusti di frontiera. Questo ci ha fatto un enorme piacere perché c’è una grande voglia di ripartire dopo un lungo periodo triste e buio a causa della pandemia».




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