Festa del Libro Ebraico al Meis Tre giorni tra libri, mostre e film
«La Festa del Libro Ebraico è simbolo dei nostri tempi perché racchiude in sé gioie e incertezze. La manifestazione, che da dodici anni porta in città ospiti nazionali e internazionali, è un pilastro del Meis. Siamo felici di essere qui e ci auguriamo che queste giornate siano l’inizio di un nuovo ciclo di appuntamenti in presenza». Così Dario Disegni, presidente del Meis, ieri a margine dell’inaugurazione dell’evento.
Oltre a lui erano presenti anche Daniele Ravenna, del Ministero della cultura; Mauro Felicori, assessore alla cultura dell’Emilia-Romagna; Alan Fabbri, sindaco di Ferrara e Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Sul “cantiere Meis” Disegni ha spiegato: «I lavori hanno subìto una battuta d’arresto ma riprenderanno. L’obiettivo è terminare l’ingresso da Rampari di San paolo entro due anni». Il tema conduttore della XII edizione della Festa del Libro Ebraico è la casa. Forse la parola più pronunciata in questi ultimi mesi, “casa” è un luogo ma anche uno stato d’animo, un rifugio o una trappola; può significare famiglia, stabilità, sicurezza, ma alle volte anche oppressione e insofferenza. Per l’Ebraismo, la casa è sempre stato uno strumento di elezione per la trasmissione dell’identità e dei valori; una risorsa che ha permesso la sopravvivenza di un popolo in diaspora.
IL PROGRAMMA
La mattinata odierna (9.30- 11) è dedicata alle scuole con “A cosa serve una casa?”, un laboratorio di filosofia per bambini a cura della filosofa, educatrice e scrittrice Sara Gomel. Alle 12 si presenta il libro “Il merito dei padri. Storia de La Petrolifera Italo Rumena 1920-2020” (ed. Il Mulino, 2020) di Tito Menzani, Emilio Ottolenghi e Guido Ottolenghi: la storia di un’impresa e una famiglia, tra gli ostacoli della guerra e le leggi razziali, cadute e risalite. Guido Ottolenghi conversa con Romano Prodi moderati dal neorettore di Unifea, Laura Ramaciotti. Alle 16 il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto e il presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara Anna Quarzi presentano il libro di Edith Bruck “Il pane perduto” (ed. La nave di Teseo, 2021), vincitore del Premio Strega Giovani e del Premio Viareggio-Rèpaci, in collegamento con l’autrice.
Domani con “Il violinista sul tetto” di Norman Jewison si chiude Arena Meis, il cinema all’aperto ospitato nel giardino del museo. A precedere la proiezione del celebre musical che ha fatto la storia del cinema, una imperdibile sorpresa riservata al pubblico. Per l’occasione si potrà inoltre visitare dalle 19.30 la mostra “Ebrei, una storia italiana”, mentre l’evento e la proiezione inizieranno alle 20.30. Domenica, infine, sarà una giornata interamente dedicata ai libri con presentazioni già dalle 10 del mattino. Tutti gli eventi tranne l’Arena Meis sono gratuiti. È consigliata la prenotazione. L’ingresso è consentito fino a 10 minuti prima dell’inizio dell’evento, necessario Green pass. Per info: tel. 0532.1912039.
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