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2021

Benzina, prezzi alle stelle: la mappa per risparmiare a Treviso, è a Castelfranco il pieno più conveniente

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TREVISO. Il prezzo del petrolio s’impenna, il costo della benzina torna ai massimi di sette anni fa. E il portafoglio del consumatore piange. Ma nella Marca ci sono ancora distributori convenienti: all’Iper Station di viale Europa, a Castelfranco, la benzina al self service è a 1,587 al litro e il gasolio a 1,414. Decisamente un risparmio, considerato che le ultime rilevazioni del Ministero della transizione ecologica hanno evidenziato un prezzo medio della verde (in modalità self) a 1,671 euro e del diesel a 1,517.

Un’impennata accelerata dal balzo del greggio, passato dal minimo di 18 dollari al barile del marzo 2020 (quando l’Italia sprofondava in lockdown) ai 69,41 odierni. Ragionando in chiave trevigiana, il monitoraggio di Adico ha certificato, limitatamente agli ultimi 10 giorni, un incremento fra il 4 e 6% nel costo di benzina e diesel. Un salasso che non si vedeva dal 2014 e che ha spinto le associazioni dei consumatori, per l’ennesima volta, ad alzare la voce contro le accise. Ma, per fortuna, ci sono ancora benzinai che strizzano l’occhio al cliente. Traduci: pompe bianche.

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Per valutare l’andamento dei prezzi nella Marca, abbiamo fatto leva sul portale dell’Osservatorio del Ministero dello sviluppo economico. Così, analizzando i centri più popolosi della provincia, si evince come i consumatori di Castelfranco siano i più fortunati: detto dell’Iper Station, l’ideale classifica delle pompe più economiche colloca al secondo posto la Bc di via Castellana (benzina a 1,590, gasolio a 1,418). Il podio è completato dall’Oil Italia di Oderzo, in via Concordia: 1,599 per la verde, 1,429 per il diesel.

Se si vuole tracciare una “top five”, occorre citare pure l’Enercoop di Conegliano in via San Giuseppe e l’Ip di Montebelluna in via Feltrina Sud: che per il diesel vedono i prezzi a 1,458 e 1,459 €/litro. Passando in rassegna comuni più piccoli, non sfuggono le “offerte” sul diesel: 1,447 al Dinagas di viale delle Industrie a Casier, 1,459 al Q8 di via del Terraglio a Preganziol (località Le Grazie), 1,469 al Costantin di via Postioma a Carbonera e 1,479 alla Esso di Spresiano (Pontebbana).

Se ci si sposta nel capoluogo, si paga meno al Vega Treviso Nord e Sud lungo la tangenziale: benzina a 1,649, gasolio a 1,479.

A Conegliano detta legge l’Enercoop (diesel a 1,458), mentre a Montebelluna il consumatore risparmia all’Ip di via Feltrina Sud (diesel a 1,459). A Villorba, invece, i prezzi più bassi sono al Tamoil di Sobhi El Zaaatari: 1,639 benzina, 1,489 diesel.

A Mogliano, per contro, il consumatore meno agevolati: la stazione più "conveniente" è la Trivengas di via Zermanesa, dove però la verde costa 1,659 al litro. Segue la Smp di via Zermanesa: benzina a 1,669. 

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I consigli di Parin (Gisc): «Date un occhio ai prezzi ma si deve guidare bene, usate poco l’auto in città»

Moreno Parin è il presidente del gruppo Gisc, aderente a Confcommercio, da decenni protagonista delle battaglie dei gestori della stazioni di carburante della Marca, che non ha esitato a sfidare i colossi ma ha anche detto no agli scioperi nel momento più duro del lockdown. La sua categoria è reduce da mesi e mesi – un anno abbondante a essere più precisi – di vistosa contrazione dei consumi.

Parin, ma si può risparmiare.

«A Treviso e provincia più che altrove, i prezzi sono competitivi rispetto alla media nazionale, e questo per l’effetto delle “pompe bianche” (i distributori non legati alle grandi compagnie ndr) molto rilevante in Veneto. Di fatto il fenomeno è nato qui a Treviso, oggi sono quasi il 50% di tutti i distributori. Ma non basta guardare i prezzi e scegliere i più economici, perché se poi uno deve far chilometri per raggiungere la stazione meno cara si “mangia” il risparmio del pieno».

In teoria, visti le differenze, si potrebbero risparmiare 4, 5, forse 6 euro per pieno.

«Il consiglio è razionalizzare al massimo gli spostamenti, e avere uno stile di guida il più pulito possibile».

Non valeva solo per i diesel il consiglio di evitare gli spostamenti brevi?

«Oggi vale quasi per tutti, a prescindere. Anche se ora sono arrivati i veicoli ibridi e i full electric».

La sensazione è che il traffico sia tornato ai livelli prima della pandemia, forse addirittura peggio.

«I dati sui consumi dicono che ancora non lo siamo. Certo, provocatoriamente, chi vuol risparmiare davvero non dovrebbe muoversi in auto in città, ma solamente fuori, e non dovrei dirlo io, me ne rendo conto. Poi certo la realtà è un’altra cosa, le necessità pure...».

Complimenti per l’obiettività. Ma dai consumi avrete la percezione se ci sia un ritorno ai livelli pre Covid.

«I dati certificati arriveranno fra un anno. Da un lato, nelle stazioni tradizionali delle grandi compagnie, siamo ancora a un –1,36 % nei consumi fra agosto 2021 e agosto 2019, mentre per pompe bianche, depositi e cisterne siamo a un +3,5 % nello stesso raffronto. Ma sono numeri che vanno pesati attentamente: ancora oggi l’uso dei mezzi pubblici non è tornato quello del periodo pre-pandemia, e c’è l’effetto dei motori elettrici e ibridi che cambiano i consumi».

Il quadro che emerge delinea comunque una stabilizzazione sui livelli 2019.

«La tendenza è quella, ma bisogna vedere se si consolida, attendiamo quantomeno la fine dell’anno. E in ogni caso si dovrà seguire l’evoluzione della mobilità pubblica, se e quando tornerà ad essere quella del 2019».

Avete avuto un 2020 durissimo, e anche parte del 2021. Com’è andata alla fine con i ristori?

«Obiettivamente, non ci possiamo lamentare. Come categoria abbiamo potuto compensare quasi interamente le forti perdite del 2020».

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