Edizione numero 68 per Casa Moderna: 300 marchi esposti, tornano anche i big
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Appuntamento in fiera a Udine dal 2 al 10 ottobre. Ci saranno anche Moroso, Gervasoni, Calligaris e Fantoni
UDINE. La più antica fiera del futuro. Fa eco allo slogan scelto da Venezia l’amministratore unico di Udine e Gorizia Fiere, Lucio Gomiero, per presentare la 68esima edizione della Casa Moderna.
La più storica delle fiere organizzate a Udine, ma anche la più amata dal pubblico e quella che di certo, nell’ambito del ripensamento in atto sul futuro dell’ente fieristico friulano, un posto continuerà ad averlo per raccontare le evoluzioni di un settore chiave nell’economia Fvg.
Lo ha fatto del resto durante il Covid, con un’edizione – la prima – molto digitale. E lo farà quest’anno – dal 2 al 10 ottobre – con ben 300 brand rappresentati: piccole e piccolissime aziende, ma anche Big – da Moroso a Gervasoni, da Calligaris a Fantoni –, che tornano a Casa Moderna, dopo aver calcato un palcoscenico d’eccezione come quello del Supersalone meneghino.
«La parola chiave di quest’edizione? Filiera» ha esordito l’amministratore unico di Udine e Gorizia Fiere, Lucio Gomiero, presentando ieri Casa Moderna insieme al presidente della Camera di Commercio di Pordenone Udine, Giovanni Da Pozzo, e al numero uno di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti.
«Storicamente il focus della fiera è sul retail, che resta certamente uno dei suoi driver principali, ma non più l’unico – ha spiegato Gomiero –. Abbiamo infatti voluto integrare a questo aspetto commerciale anche una rinnovata attenzione per il design, in collaborazione con alcuni dei nostri grandi brand, ma anche con il museo del design di Milano e con il Salone del Mobile, così come la produzione, per andare a scoprire ciò che ci sta dietro, le scelte di sostenibilità, di manifattura green e di circolarità che ci racconterà tra gli altri la Fantoni di Osoppo».
Agli stand aziendali si affiancheranno spazi istituzionali - tra gli altri della Regione Fvg - e momenti di riflessione e approfondimento, con ben 46 eventi distribuiti su 9 giorni. Tra questi va segnalato l’appuntamento “Bello, ben fatto, sostenibile” in programma per le 17.30 del 4 ottobre che vedrà la partecipazione, tra gli altri, della presidente del Salone del mobile di Milano, Maria Porro.
Accanto ai Big, Casa Moderna sarà spazio alle piccole imprese e all’artigianato, che parteciperà con 5 eventi e 10 aziende.
«Perché dietro al design non dobbiamo dimenticare il lavoro, non meno importante, delle tante piccole e piccolissime realtà che garantiscono manutenzioni, ristrutturazioni, riconversioni e che in particolare durante questo difficilissimo periodo pandemico si sono rivelate una volta in più fondamentali» ha evidenziato Tilatti allargando il pensiero anche al nutrito mondo del commercio.
Da Pozzo ha tradotto il pensiero in numeri. «A giugno 2018 – ha evidenziato – il sistema casa contava 19.133 imprese in Fvg, 18.840 a giugno 2020 per tornare a 19.054 nel giugno di quest’anno, sostanzialmente ai livelli pre–Covid».
Il settore insomma ha tenuto, anche grazie al fatto che la casa è tornata ad essere, in tempo di pandemia, un bene rifugio. «Ricordiamoci che la nostra ossatura economica è fatta da piccole e micro attività – ha ribadito Da Pozzo –: speriamo il lockdown ci abbia aiutato a comprendere l’importanza di tutte le serrande che ogni mattina vengono alzate».
Serrande che Casa Moderna ambisce a rappresentare facendosi voce di un comparto ricco ed eterogeneo.
L’appuntamento è dunque per il 2 ottobre, alle 11.30, con il taglio del nastro. L’ingresso alla fiera sarà gratuito dal lunedì al venerdì (dalle 14.30 alle 20), a pagamento sabato e domenica (dalle 10 alle 20). Per accedere agli spazi espositivi, dai 12 anni in su sarà necessario esibire il green pass all’ingresso.
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