Caristia e De Padova contro l’Indecast: «Ritiri la querela»
Il capogruppo Pd e l’ex sindaco condannano l’azione legale. I Dem: «Il diritto di critica politica è tutelato dalla legge»
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Non si fanno attendere le prime reazioni di fronte alla scelta di Indecast, la multiutility controllata del Comune di Castiglione delle Stiviere, di procedere alla querela nei confronti del consigliere di minoranza Nicola Ferrari, capogruppo di Agire, a seguito delle dichiarazioni di quest’ultimo su alcuni lavori eseguiti ai parchi pubblici.
«Riteniamo grave, ed unica nel suo genere, la denuncia di Indecast per danni all’immagine dell’azienda con conseguente richiesta di risarcimenti– commenta il neo capogruppo del Partito Democratico, Maurizio Caristia –. Chi dirige un’azienda pubblica come Indecast, nominato dalla politica che gestisce servizi con affidamenti diretti “in house”, non può ignorare che esiste il diritto di critica politica, come è quella mossa da un consigliere comunale nell’esercizio della sua funzione di controllo. Il diritto di critica politica, come è consolidato nella giurisprudenza della Cassazione, “rappresenta l’espressione di un giudizio o di un’opinione che non può pretendersi rigorosamente obiettiva, dato che si fonda su una interpretazione di fatti e di comportamenti, necessariamente soggettiva…” spiega Caristia.
E ancora: «Per questo riteniamo temeraria l’azione legale intentata da Indecast, con tutte le conseguenze per i danni erariali che potrebbero derivarne e, allo stesso tempo, grave per la dialettica democratica nel nostro Comune. Infatti sarebbe bastato controbattere e affermare le proprie ragioni, invece di ricorrere ad un’azione civile con richiesta di risarcimento danni, rivelando così l’intenzione di intimidire l’avversario e far tacere la critica politica, per di più sfruttando la disparità di potere del querelante e la minacciosa richiesta di forti risarcimenti». Caristia mette nel mirino il presidente della municipalizzata: «Con questa azione, il presidente Nodari ha dimostrato un comportamento arrogante e non adeguato alla normale dialettica democratica; ora intervenga il sindaco per non avallare questa vergognosa azione antidemocratica, ricordando al presidente che i veri danni all’immagine della nostra partecipata sono ancora oggi quelli causati dalla vicenda dei motori e anche da chi ne porta le responsabilità politiche. Pertanto, auspichiamo che il sindaco, con l’autorità che gli compete, si impegni a far ritirare la querela» .
Anche l’ex sindaco Sante De Padova interviene sulla spinosa questione: «Il sistema di compostaggio è stato creato nel mio mandato. Conosco bene il prodotto che viene distribuito. Non è pericoloso, mal che vada si tratta di cattivi odori. Dato che si tratta di questioni tecniche, chiedo, pertanto, che il consigliere Ferrari chiarisca bene le sue osservazioni da un punto di vista tecnico; mentre a Indecast e a Nodari chiedo di ritirare la querela e riportare la questione nei ranghi di una discussione tecnica, perché di questo si tratta, dato che si parla comunque di attività d’eccellenza del nostro comune».