Marras: «Sui balneari il Governo difenda la legge italiana. Serve un riordino duraturo»
Dopo la sentenza che ha annullato la delibera del Comune di Piombino interviene anche il sindaco: «Di fatto la Bolkestein in Italia è applicata solo qui»
FIRENZE. In vista della scadenza delle concessioni demaniali del 31 dicembre 2020, la legge 145 del 2018 ha previsto la possibilità di estenderle, con atto dei comuni interessati, fino al 2033. E così è stato fatto dalle amministrazioni toscane.
L'Autorità per la concorrenza, però, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Toscana riguardo l'estensione di alcune concessioni per stabilimenti balneari del comune di Piombino. Pochi giorni fa il Tar si è espresso accogliendo il ricorso e, di conseguenza, annullando la delibera del Comune. Decisione che ha sollevato preoccupazioni nel mondo balneare e anche in regione Toscana.
«Esprimo la mia vicinanza e quella della regione Toscana - commenta l'assessore all'economia e al turismo della regione Toscana Leonardo Marras - alle imprese e ai lavoratori degli stabilimenti balneari piombinesi interessati dalla sentenza del Tar di Firenze, perché dovranno vivere ancora momenti di sconforto ed apprensione in una fase già molto difficile per tutti. Ho letto il documento del tribunale amministrativo e sono anche io sinceramente preoccupato: anche se le altre concessioni marittime estese regolarmente entro la fine del 2020 sono legittime e non subiranno conseguenze, questa sentenza cala, di nuovo, sull'intero mondo balneare un'altra nube carica di incertezze che devono essere affrontate subito. Chiediamo al Governo - prosegue Marras - di assumere con risolutezza la questione dei balneari e difendere la legge italiana in Commissione europea dalla procedura di infrazione per avviare, così e al più presto, un riordino del demanio marittimo con soluzione certe, solide e durature».
IL SINDACO
«Con la recente sentenza del Tar di Firenze, che accoglie il ricorso dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, oggi abbiamo la notizia ufficiale che la Bolkestein esiste, sì, ma si applica solo a Piombino. Mentre tutti i comuni costieri italiani, infatti, prorogano indistintamente le concessioni balneari, l'Antitrust ha voluto iniziare a porre la sua attenzione proprio su Piombino».
Così Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, commenta la sentenza del Tar della Toscana che ha annullato la delibera del Comune di Piombino (Livorno) che prorogava fino al 2033 le concessioni demaniali esistenti e in scadenza il 31 dicembre 2020.
«Un'attenzione - aggiunge Ferrari - che ci farebbe molto piacere se solo non andasse a detrimento dei soli nostri imprenditori balneari che noi, con la nostra determina dirigenziale nella quale si applicava la legge dello Stato e prorogava loro le concessioni demaniali fino al 2033, abbiamo voluto tutelare e difendere. Per permetter loro di continuare a fare impresa turistica nel luogo dove avevano scelto di investire».
Il sindaco di Piombino rivendica di «aver fatto la cosa giusta, orfani di Governi che, nonostante i tanti proclami, mai si sono presi la briga di chiarire la questione né di tutelare gli enti pubblici, lasciati soli a fronteggiare, con le proprie risorse, la complessità di una vicenda che ha proporzioni che superano i modesti confini dei territori che siamo chiamati ad amministrare. Oggi, però, spiace constatare che l'unico Comune a fare giurisprudenza a sé è il nostro. Evidentemente, in Italia, tutte le spiagge sono uguali. Ma alcune sono più uguali di altre".