Morto il maestro di tennis Roberto Norbedo: era contagiato

foto da Quotidiani locali

FAGAGNA. Il Covid si è portato via in un mese circa  Roberto Norbedo, 65 anni,  morto all’ospedale di  Udine domenica scorsa. La moglie e la figlia non l’hanno potuto salutare nè vedere. La sua figura rimarrà nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano per la sua generosità, per la partecipazione alla vita sociale del capoluogo collinare e per la sua sportività.

Nessuno avrebbe mai pensato di una sua fine  così repentina e prematura,   fino a un mese fa aveva condotto una vita normalissima. “Mio papà non andava nemmeno a fare la spesa non si sa come abbia preso il virus, nel giro di una settimana tutta la famiglia era risultata positiva" racconta la figlia.

 La sua grande passione era il tennis. Era stato prima un provetto giocatore e poi aveva insegnato questa disciplina a Martignacco, Moruzzo, Rive D’Arcano oltre che a Fagagna.  Organizzava incontri e tornei  tra amici e appassionati ed era stato anche un attivo collaboratore dell’associazione tennis del capoluogo collinare.

Norbedo era una persona generosa e altruista, molto conosciuto in paese anche per il suo carattere allegro e comunicativo per questo contava molti amici. Sempre  disponibile nell’aiutare il prossimo, il suo carattere era solare con una grande  voglia di vivere.

Aveva  lavorato negli ultimi anni alla Fantoni di Osoppo ed era andato in pensione nel 2012 dedicandosi poi a tempo pieno al suo amato nipote. Norbedo era nato a Capriva del Friuli nel 1955 da genitori esuli istriani, la sua famiglia si era poi trasferita a Grado dove aveva conosciuto la moglie Loretta Lizzi di Fagagna, cittadina quest’ultima dove si era trasferito definitivamente e dove è nata l’unica figlia. 

Racconta Michela che il papà le era stato sempre accanto nella sua vita sportiva, condivideva con lei l’attività agonistica e partecipava sempre alla sua  gioia quando vinceva titoli nazionali  nel lancio del peso. “La comunità perde una persona che ha partecipato attivamente alla vita sociale del paese , – sottolinea il vicesindaco Sandro Bello – specialmente nell’ambito sportivo e nella costanza come donatore di sangue. Sempre stato benvoluto da tutta la comunità, di cui era una colonna  per la giovialità del suo carattere".

Recentemente era stato premiato dal vicesindaco in qualità anche di ex presidente della sezione Afds di Fagagna con la benemerenza d’oro per le 52 donazioni. Anche il sindaco Daniele Chiarvesio  esprime alla famiglia cordoglio e vicinanza sua e dell’amministrazione comunale.  La benedizione e il saluto alle 11 di sabato 13 marzo al cimitero di Fagagna.