PISTOIA. In tutto, quasi settecento video e più di trecento foto. Che i poliziotti sono stati costretti a esaminare con l’angoscia nel cuore. Perché in quelle immagini, per loro, era come vedere i loro figli, i loro nipotini. Bambini anche di soli 3-4 anni e ragazzini non ancora adolescenti costretti a subire rapporti sessuali con degli adulti e a volte anche con degli animali. Tutto scaricato nel corso degli anni dalla rete e archiviato nella memoria di due cellulari, di un pc e di un tablet da quell’uomo che poco prima, all’alba di martedì 9 marzo, aveva aperto loro la porta di casa.
A essere arrestato in flagranza con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico – al termine della perquisizione eseguita dagli uomini della polizia postale di Pistoia su richiesta della procura della Repubblica di Catanzaro – è stato un 41enne artigiano edile pistoiese.
L’uomo, che è stato trasferito nel carcere di Prato in attesa di essere interrogato dal gip del tribunale di Pistoia, è stato individuato, attraverso un’attività di monitoraggio della rete internet , dagli investigatori della Polizia postale di Catanzaro, nell’ambito di un’indagine che vede un centinaio di indagati sparsi sull’intero territorio nazionale.
La conferma ai sospetti degli inquirenti calabresi, è arrivata con l’ispezione informatica messa in atto dagli uomini della sezione di via Pratese della Postale, che si sono presentati alla porta di casa del 41enne artigiano.
Le prime prove inequivocabili le hanno trovate in uno dei due cellulari in suo possesso, su cui sono state individuate cinque chat di gruppo “Signal”, tutte risultate abbandonate il 3 marzo. Ma nonostante ciò, i video e le foto visualizzati (centinaia) erano ancora pienamente visibili nella cartella media dell’applicazione.
Altri 318 video e 155 foto pedopornografici li hanno poi trovati archiviati nella memoria dell’altro telefono cellulare: anche in questo caso, le vittime erano bambini di tutte le età e adolescenti che, apparentemente, non avevano più di 15 anni.
Tutte immagine che, a detta della polizia, l’arrestato aveva l’abitudine di visionare anche sul tablet e sul pc portatile. È stato su quest’ultimo apparecchio che gli uomini della Postale hanno trovato una vecchia installazione di un noto programma di fiole sharing attraverso la cui analisi è emerso che da anni veniva utilizzato per cercare in rete materiale pedopornografico con parole chiave ben note solo a chi è esperto nel settore.
A quel punto, visto il rischio di reiterazione del reato (anche di quello della possibile divulgazione in rete del materiale illegale) su disposizione del pm di turno in procura il 41enne è stato portato in carcere: se messo ai domiciliari avrebbe potuto utilizzare la rete telefonica fissa . —
Заместитель управляющего Отделением Фонда пенсионного и социального страхования Российской Федерации по г. Москве и Московской области Алексей Путин: «Клиентоцентричность - наш приоритет»
Обзор автомобиля «Москвич» 3
Свыше 6,5 тысячи жителей Москвы и Московской области получили справки о статусе предпенсионера в клиентских службах регионального Отделения СФР и МФЦ
Портативный ТСД корпоративного класса Saotron RT-T70
Уральская ТПП реализует важные межнациональные проекты и укрепляет народное единство
Заместитель управляющего Отделением Фонда пенсионного и социального страхования Российской Федерации по г. Москве и Московской области Алексей Путин: «Клиентоцентричность - наш приоритет»
Свыше 6,5 тысячи жителей Москвы и Московской области получили справки о статусе предпенсионера в клиентских службах регионального Отделения СФР и МФЦ