Vaccini, entro marzo 80 mila dosi per i veneziani
MESTRE. Entro fine marzo, nella provincia di Venezia arriveranno quasi 80 mila dosi di vaccino, tante quante ne sono state somministrate fino a questo momento, tra prime iniezioni e richiami, nelle due Usl. Lo dice l’ultimo piano firmato dalla Regione, in cui viene messo nero su bianco il contingente atteso settimana per settimana, ritardi permettendo.
Certo, le cifre sono ancora contenute, in attesa della prova muscolare che si dovrebbe apprezzare ad aprile, ma comunque segnano una costante, seppur lieve, crescita. E allora le due Usl continuano a lavorare, con l’obiettivo di lasciare nei frigoriferi il minor numero di vaccini possibile, giusto il necessario per garantire i richiami, come da ultima direttiva della regione.
Anche perché, adesso, i ritardi che hanno caratterizzato i primi mesi di approvvigionamento dovrebbero finalmente essere superati. Insomma, quello che è stato promesso dovrebbe arrivare e la campagna vaccinale potrebbe quindi entrare effettivamente nel vivo il mese prossimo, a partire già da una buona base: la vaccinazione della maggior parte degli “over 80”, del personale sanitario, degli ospiti delle case di riposo, dei professori e delle forze dell’ordine.
Quel futuro è tutto da scrivere – da capire con quali categorie si procederà, dopo, o se verrà privilegiato il criterio anagrafico – mentre quello più prossimo è piuttosto strutturato.
Il contingente settimanale in arrivo da Pfizer ha iniziato ad aumentare martedì 9 , con la sistemazione di 10.440 dosi nell’iper congelatore dell’Angelo, hub per la provincia (e, parlando di Moderna, per la regione). Una settimana fa erano 2.600 in meno, e il mese dovrebbe concludersi dunque toccando quota 43.066 vaccini.
Saranno destinati alle persone più vulnerabili, probabilmente agli operatori sanitari, mentre si attendono notizie riguardanti gli anziani, considerando il recentissimo via libera alla somministrazione di AstraZeneca anche agli over 65.
A proposito delle dosi anglo-svedesi, il primo rifornimento di marzo è atteso per sabato, quando a Mestre dovrebbero arrivare 8.500 nuovi vaccini. I numeri saranno più limitati nelle settimane a seguire: 6.300 nella prossima e 7.400 quella dopo ancora, per un totale di 23.800 dosi destinate agli operatori dei servizi essenziali, e quindi dipendenti della scuola e delle forze dell’ordine.
Il totale è dunque di 79.266 dosi in arrivo a marzo, tra Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Oggi 11 marzo, inoltre, dovrebbe essere approvato il vaccino di Johnson & Johnson, che richiede una sola iniezione. Ma il colosso statunitense ha già messo le mani avanti, annunciando un taglio delle forniture promesse all’Unione Europea.
Dopo i passi falsi iniziali, le altre case farmaceutiche, soprattutto Pfizer, danno maggiore sicurezza.
Intanto si continua a vaccinare la cosiddetta “popolazione target”. E quindi gli operatori delle strutture sanitarie e i loro ospiti, i farmacisti, gli operatori della scuola, le forze dell’ordine.
E poi gli anziani che, nel Veneziano, sono una platea vastissima: 77.043 gli ultraottentenni che vivono nei territori delle due Usl. Il piano della regione, che ha privilegiato gli anziani “meno anziani”, ora fissa una data anche per la vaccinazione degli ultra 90enni. Si inizierà dunque lunedì prossimo, con i 2.105 nati nel 1929. I più anziani da vaccinare? Otto splendidi signori (perlopiù, signore) nati nel 1910, tutti residenti nel territorio dell’Usl Serenissima. —
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