Festa di compleanno nonostante i divieti: cinque amici cecinesi multati dai carabinieri

CECINA. «Non sta succedendo niente qui, ho solamente il volume della televisione troppo alto». Il padrone di casa ha risposto così ai carabinieri che hanno bussato alla porta dell'appartamento di Cecina dove vive, intervenendo dopo aver ricevuto una segnalazione per schiamazzi.

In realtà i militari hanno scoperto che c'era dell'altro, perché l'uomo stava festeggiando il suo compleanno in compagnia di quattro amici: tutti multati per aver violato le norme anti Covid. E una cosa simile è successa anche a Collesalvetti. In questo caso alla festa in appartamento c'erano nove persone che, oltre alla multa, sono anche state denunciate per disturbo al riposo notturno.

FESTA ZONA STADIO

Ma ecco che cosa è successo. Siamo a Cecina, in zona stadio. È giovedì sera e alcuni residenti sentono urla e musica alta provenire da un appartamento vicino alle loro case. Schiamazzi e rumori continuano senza sosta e a un certo punto i vicini, esasperati, decidono di fare una segnalazione ai carabinieri. La centrale operativa della compagnia di Cecina, guidata dal capitano Christian Bottacci, riceve la chiamata e invia una pattuglia in zona, così da verificare la situazione. I militari, una volta trovato l'appartamento in questione, bussano alla porta. Siamo intorno alle 20.

«Carabinieri, apra per favore». Ma pare che dall'altra parte ci sia una certa resistenza. Il padrone di casa, infatti, non sembra inizialmente troppo intenzionato ad aprire. Quando lo fa gli viene subito chiesto di giustificare il motivo del rumore e degli schiamazzi provenienti dal suo appartamento. «Niente urla o schiamazzi – risponde ai militari - Forse vi riferite al volume della televisione che è in effetti molto alto». Ma, gettando un occhio in casa, i carabinieri notano parecchio disordine e, insospettiti, decidono di effettuare un controllo. Scoprono quindi che, oltre a piatti e bicchieri, in casa ci sono altre quattro persone in aggiunta a colui che, in precedenza, aveva aperto loro la porta. E vedono anche una torta di compleanno sistemata sulla tavola.

GRUPPO DI QUARANTENNI

Il gruppo, insomma, formato da uomini di età compresa tra i 40 e i 56 anni, aveva organizzato una festa in abitazione. Le norme anti Covid, lo ricordiamo, vietano gli assembramenti e solo a due persone contemporaneamente è permesso far visita ad amici o parenti non conviventi, peraltro non in zona rossa. Insomma, in questo periodo non è permesso organizzare ritrovi, nemmeno nelle case private. Ecco dunque che i carabinieri della Compagnia di Cecina hanno sanzionato i cinque amici, che sono poi tornati nelle rispettive case.

La multa ammonta a 400 euro, che diventano 280 se viene saldata entro cinque giorni dalla notifica del verbale. E a 400 euro ciascuna ammontano anche le multe fatte alle nove persone travate, anche in questo caso, a festeggiare all'interno di una casa privata. Stessa situazione, ma territorio comunale differente.

ALTRO CASO A COLLE

In questo caso siamo a Collesalvetti. È circa l'una e trenta della notte tra venerdì e ieri quando i carabinieri della stazione di Collesalvetti, su disposizione della centrale operativa della Compagnia di Livorno guidata dal maggiore Guglielmo Palazzetti, ricevono una segnalazione per schiamazzi notturni e musica ad alto volume. Anche in questo caso sono i vicini di casa a chiamare i carabinieri.

I militari bussano alla porta e dentro casa trovano nove persone (non conviventi) che stanno bevendo drink e chiacchierando tra loro. In questo caso, viste anche l'ora tarda della notte e la mole del baccano, oltre alla multa per violazione delle norme anti Covid, le nove persone del gruppo sono state anche denunciate per disturbo al riposo. Si tratta di uomini e donne intorno ai trent'anni residenti a Livorno, eccetto il padrone di casa che, appunto, è di Collesalvetti. Dopo l'identificazione i partecipanti alla festa sono rientrati nelle proprie case.

Tra Cecina e Collesalvetti, dunque, nell'arco di un paio di giorni i carabinieri hanno identificato 14 persone, per un ammontare di sanzioni che, complessivamente, arriva a 5.600 euro. —

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