Muore di tumore a 49 anni infermiere di Cisanello

Una settimana fa aveva perso il padre colpito dalla stessa malattia. Volontario dell’antincendio e della protezione civile, lavorava in sala operatoria

PISA. Era l’amico a cui appoggiarsi nei momenti di sconforto. Il riferimento del gruppo nelle sue innumerevoli esperienze in un volontariato attivo sul territorio e anche oltre. L’infermiere specializzato nel supporto ai medici anestesisti impegnati in sala operatoria. Era tutto questo e anche altro per chi lo conosceva e frequentava, Roberto Guiggi, 49 anni, calcesano doc, da qualche tempo residente a Cascina, infermiere dell’Azienda ospedaliera pisana.

Una recidiva maledetta lo aveva fatto precipitare di nuovo nell’agone della lotta contro la malattia. Un tumore aggressivo che era tornato con tutta la sua carica distruttiva ad avvelenare la vita di un uomo che si era sempre speso per gli altri. Il pensiero al plurale era il suo modo di essere.

Ieri mattina la resa, dopo poco meno di una settimana di ricovero nella rianimazione diretta dal dottor Paolo Malacarne.

Se uno volesse convincersi di quanto il destino a volte sa essere crudele non ha che da apprendere la storia della famiglia Guiggi.

Roberto una settimana fa aveva perso il padre, Loriano, 84 anni. Identica l’origine di un male che ha voluto colpito una famiglia piegata dal dolore con la madre e moglie Graziella a piangere un marito e un figlio segnati da una malattia che ha mostrato il suo volto più spietato.

A Calci Loriano era un assiduo volontario della Misericordia che così lo aveva ricordato: «La Misericordia di Calci si associa al dolore della famiglia Guiggi per la perdita del nostro confratello Loriano, un volontario silenzioso e prezioso. Loriano ora sei libero dalle sofferenze, proteggi la Misericordia e tutti i volontari affinché possano sempre portare il loro aiuto a chi soffre. Non ti dimenticheremo mai...»

Un matrimonio alle spalle, una compagna, niente figli, l’infermiere a 28 anni aveva fatto politica attiva diventando nel 1999 il segretario dei Comunisti italiani della sezione di Calci.

L’esperienza della Protezione civile lo aveva portato non solo a ricoprire il ruolo di responsabile di un gruppo, ma anche di partecipare a missioni fuori regione come quella nell’autunno 2016 per il terremoto nel centro Italia. Aveva anche fatto parte del gruppo antincendio boschivo “Paolo Logli”. Non aveva mancato di partecipare all’evento simbolo dell’essenza storica di Calci, il Gioco del Mulino. E anche al Gioco del Ponte con la magistratura calcesana.

Lo piangono in tanti, Roberto. Non solo i colleghi di Cisanello.

Il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti consegna un ricordo commosso: «E poi arrivano quelle notizie che ti “sfanno”. Letteralmente. Non ci sono parole, solo tanto dolore. Perdo un amico e Calci, paese che tanto hai amato e per cui tanto hai dato, perde un proprio figlio. Ciao Roberto !». L’amico Giovanni Sandroni, amministratore calcesano di lungo corso: «Ciao Robe.. non ho parole per esprimere la tristezza e il dolore... abbiamo fatto tante cose insieme... nell’Aib.. nella protezione civile... e non dimenticherò mai quando mi chiedesti di celebrare il tuo matrimonio.. ne fui onorato.. volesti che fossi io a farlo in nome della nostra vecchia amicizia... non ti dimenticherò». L’ultimo saluto è previsto per domani alle 15 alla Pieve di Calci. —