Vigili del fuoco in lutto: è morto “Gianky”
CODROIPO. «Ha salvato tante vite, ma purtroppo un male lo ha strappato troppo presto alla sua. Laborioso e dedito agli altri, era una colonna dei nostri vigili del fuoco volontari. Tutta la città si stringe alla sua famiglia».
C’è tutto il dolore di Codroipo nelle parole del sindaco Fabio Marchetti per la scomparsa di Giancarlo Diodati, a 53 anni, padre di famiglia e da sempre attivo nel distaccamento, il fiore all’occhiello del Comando provinciale dei vigili del fuoco, per velocità, competenza ed efficacia negli interventi.
«Gianky, come lo chiamavamo, era uno dal cuore d’oro, corretto e discreto. Aveva fatto della sua vita la missione di fare parte dei vigili del fuoco volontari, una passione che svolgeva con impegno, coraggio e tenacia»: così lo ricorda, esprimendo la tristezza anche dei colleghi, il capo distaccamento Luigi Pezone. «Era entrato a far parte del distaccamento nel 2001 – continua il collega e amico –, anno in cui è stato aperto questo presidio a Codroipo.
Giancarlo era un uomo silenzioso, sempre disponibile ad ascoltare tutti. Quella da vigili del fuoco volontari è una vita di sacrifici, ma lui ha sempre dimostrato dedizione e passione in quello che faceva, il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Era preparato e coraggioso nel soccorso, nel 2018 ha salvato un ragazzo rianimandolo dopo un incidente.
Un esempio per tutti e soprattutto per i più giovani entrati nelle nostre file: non si tirava mai indietro». «Il suo contributo ha contribuito alla crescita del distaccamento – prosegue –. È stato un grande pompiere, un irreprensibile autista, un soccorritore d’eccellenza, un grande capo. Prima di ammalarsi aveva superato il corso da capo squadra volontario e aveva ottenuto la Croce di anzianità per il lodevole servizio svolto. Ci ha lasciato in punta di piedi, con la riservatezza che lo caratterizzava: contro il male ha combattuto fino alla fine, come fanno gli eroi. Abbiamo perso un fratello».
Diodati ha sempre abitato a Codroipo, figlio di un militare trasferitosi da Bologna. Dopo le medie, alcuni anni al professionale e il servizio militare in aeronautica a Treviso, aveva trovato lavoro alle dipendenze della ditta locale Mangiarotti, fino al 2018, quando ha avuto la prima diagnosi del male.
Curato all’ospedale di Udine, si era ripreso bene e, pur non potendo riprendere il lavoro, si dedicava agli hobby di sempre, come il giardinaggio e il bricolage. Amava le passeggiate in montagna e andare a pesca. Nelle ultime due settimane il peggioramento, con il ricovero prima all’ospedale di San Daniele e poi a Tolmezzo, dove si è spento.
«Non ci si aspettava un esito drammatico così improvviso, siamo senza parole per questa grave perdita – così Giancarlo Bianchini, assessore e funzionario volontario del distaccamento –. Diodati, uno dei fondatori, era sempre pronto a dare una mano, generoso e capace, dedito alla famiglia. In poco tempo abbiamo perso due componenti, oltre a lui Diego Passon, 55 anni, mancato un mese e mezzo fa». «Era impegnato come vigile del fuoco e anche ultimamente pur non potendo intervenire si teneva in contatto con i colleghi – dice fra le lacrime la moglie, Meris Zanello, anche lei originaria di Codroipo –, ma non ci ha fatto mai mancare il suo tempo e le sue migliori attenzioni, sempre solare e disponibile». La scomparsa di Giancarlo lascia nel dolore anche il figlio 18enne Erik, legatissimo al padre, e la sorella Maria Antonietta di San Daniele. I funerali saranno celebrati lunedì, alle 15, in duomo.