Il ministro Gelmini arriva in Fvg per la firma dell’accordo sui vaccini in fabbrica: «Modello da seguire»
Previsto anche un incontro tra il ministro e Fedriga su patti finanziari e scuola. «Questo territorio è esempio virtuoso di cooperazione»
TRIESTE Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, apre con il Friuli Venezia Giulia il suo tour nelle regioni italiane. Occasione non solo per riavviare le trattative sui rapporti finanziari e sul dossier scuola, ma anche per una firma su un’intesa che può dare una svolta alla campagna vaccinale, quella che vedrà industriali e sindacati stringere un patto sulla somministrazione anti-Covid nelle fabbriche.
La giornata di Gelmini inizierà alla 11 in piazza Unità con l’incontro con Massimiliano Fedriga. È stato il governatore, in considerazione degli ottimi rapporti personali, consolidatisi negli anni in Parlamento, a far partire l’invito dopo un lungo periodo di rapporti freddi, se non burrascosi, con il governo precedente. E non solo sul fronte della pandemia. Fedriga ha portato a casa nel febbraio 2019, con soddisfazione della giunta, l’accordo con l’allora ministro delle Finanze Giovanni Tria, ma con l’emergenza sanitaria il quadro è stravolto. Le ultime due lettere indirizzate ai ministri agli Affari regionali Francesco Boccia e all’Economia Roberto Gualtieri del secondo governo Conte sono rimaste inevase. E dunque si tratta ora di far ripartire un confronto che, dal punto di vista del Fvg, necessariamente dovrà tenere conto di un quadro finanziario complicatissimo in tempi di Covid. Tanto più, rimarcherà oggi Fedriga all’esponente forzista, in una Regione come il Fvg che va considerata, viste le percentuali delle compartecipazioni da tributi che rimangono sul territorio, la meno speciale tra le speciali.
Nel corso del vertice, anticipa la presidenza, «verranno presi in esame alcuni argomenti già all'attenzione del governo e dei ministri competenti attraverso l'interlocuzione avviata dalla Commissione paritetica». Un riferimento, tra l’altro, alla richiesta della regionalizzazione della scuola, con il Fvg che non chiede di effettuare passaggi di personale dal ruolo statale al ruolo regionale, né di fare selezioni di personale a livello locale, ma punta ad acquisire competenze e funzioni che l’Ufficio scolastico regionale esercita con la clausola della delega amministrativa.
«Considero questa regione un esempio virtuoso di collaborazione e integrazione con il mondo della Protezione civile, del volontariato e con la società civile – è la dichiarazione della vigilia del ministro –. Non mi sfugge lo sforzo enorme che in quest'ultimo anno è stato fatto sul fronte sanitario in una Regione “speciale” anche da questo punto di vista visto che si autofinanzia la sanità».
Nel pomeriggio Gelmini e Fedriga saranno poi a Pordenone nella sede di Confindustria Alto Adriatico per la firma dell'accordo “Più sicuri in fabbrica” tra le organizzazioni sindacali e la locale associazione degli industriali, riguardante la vaccinazione dei dipendenti delle aziende private. Un protocollo, dichiara ancora il ministero, «che sarà un modello da prendere ad esempio».
La presenza di Gelmini in Fvg, sottolinea in una nota la coordinatrice di Fi Fvg Sandra Savino, «è una decisione che ci inorgoglisce e che dimostra l’attenzione di Fi e del governo nei confronti del nostro territorio, che ci ripaga di tanta fatica e di tanto lavoro sul campo. Ringrazio il ministro per questa sua importante visita». Anche per Salvatore Spitaleri, membro della commissione Paritetica la presenza di Gelmini «è un segno importante dell’attenzione del governo Draghi». Ma, aggiunge l’esponente del Pd, «non può che rammaricare il mancato invito della commissione o almeno dei suoi componenti di parte regionale». —