Addio alle focacce amate da vip e calciatori
![Addio alle focacce amate da vip e calciatori](https://iltirreno.gelocal.it/image/contentid/policy:1.40052295:1616272414/image.jpg)
Ha chiuso i battenti “Alessio”, storico locale di Forte dei Marmi
FORTE DEI MARMI. La pizza, i bomboloni e le focacce farcite di Alessio avevano conquistato perfino le principessine e l’ex famiglia reale dell’Arabia Saudita. D’agosto a fine serata – quando cala il silenzio in via 4 Novembre, e c’è discrezione – non era raro vederli tutti assieme, magari con il principe Faisal al Saud, seduti ai tavolini in legno dell’oramai ex locale storico, in centro a Forte dei Marmi, accanto alla boutique di scarpe Mauro Volponi.
Quel locale era nato più di mezzo secolo fa dall’intuizione di un fornaio fortemarmino, Roberto Polacci, che preparava deliziose schiacciate, pizza, brioche e bomboloni, li vendeva al pubblico e ci riforniva gli ambulanti della spiaggia. Più di recente invece la focaccia farcita con i piselli e formaggio, quella con il sugo di arselle o con i fichi maturi e il prosciutto crudo, o la pizza bianca, erano diventati un pezzetto dell’identità della cittadini versiliese dei vip. Un passaggio obbligatorio per i vacanzieri milanesi, parmigiani, e i neoarrivati russi.
Un luogo delle delizie che ora è solo ricordo. La Pizzeria focacceria Alessio ha infatti abbassato la serranda a fine stagione dello scorso anno, e quasi certamente non riaprirà. L’insegna in marmo color sabbia attaccata al muro, accanto alla boutique di Kristina Ti, è stata tolta. I locali completamente svuotati dai forni elettrici e il bancone bar pure.
«Al 99 per cento la pizzeria Alessio non riaprirà nel nostro fondo – spiega il ginecologo Marco Balderi, uno dei fratelli proprietari delle mura –. Al momento non abbiamo stipulato alcun altro contratto di affitto, siamo in cerca, ma posso dire che in pole position c’è l’ipotesi di un negozio di abbigliamento».
Finisce dunque un’èra, quella di una delle poche storiche focacceria e pizzeria al taglio e d’asporto che erano sopravvissute alla metamorfosi di Forte dei Marmi. È rimasto solo Valè, di quel genere, nel centro storico. E il Comune, in base ad un vecchia delibera, non può più rilasciare licenze del genere nell’area di particolare valore ambientale (cioè il centro storico).
Alessio fu aperto da Roberto Polacci e sua moglie Gloria: nessuno a Forte si ricorda la data precisa, ma fu tra gli anni ’50 e ’60. Per un periodo la sede era dall’altro lato della strada vicino al negozio – anch’esso chiuso – del barbiere dei vip, Lieto Nardini.
«Ricordo benissimo Roberto e sua moglie: conducevano il locale da soli – dice Lieto –. Poi fu acquistato da un pistoiese e si trasferì dall’altro lato: il loro figlio si chiamava Alessio e prese quel nome» (negli anni ’80). Tutto quello che usciva da quel locale era prodotto lì dentro, artigianalmente.
Con gli anni le delizie cucinate sono un po’ cambiate, ma la matrice è rimasta la stessa. Focacce sfornate la mattina, l’impasto dei bomboloni preparato la sera, la cottura degli ingredienti nella cucina. Oggi quelle focacce si chiamerebbero gourmet, ma da Alessio erano semplicemente delle focacce ben farcite e curate, un po’ chic, per i clienti esigenti in vacanza a Forte dei Marmi.
Una quindicina di anni fa, quando la focacceria è stata forse nella fase più fiorente grazie alla gestione di Loris Giannaccini e la sua famiglia, che l’hanno tenuta per più di un ventennio, la sera d’agosto potevi incontrare ai tavoli di Alessio il cantante Renato Zero, magari con Panariello. Oppure il campione di calcio Paolo Rossi con il difensore Beppe Bergomi. E fra gli amici della pizzeria c’erano l’ex calciatore Nicola Zanone, e il conduttore televisivo Massimo Giletti. Tantissimi i vacanzieri storici di Forte che adoravano Alessio.
Si chiude dunque un ciclo, per un altro forse un po’ più scevro di identità e dettato dal mercato.
L'amministrazione di Forte dei Marmi però si auspica il contrario: «Sarei estremamente dispiaciuto se chiudesse l’ennesima pizzeria o bar – dice Massimo Lucchesi, consigliere delegato al commercio di Forte –. Dopo che è avvenuto anche lo spostamento del caffè Giardino, via 4 Novembre ha subito un impoverimento dell’offerta del tessuto commerciale. Sono per la conservazione di queste botteghe storiche, come Valè che per fortuna ha riaperto, e spero che anche lì riapra un’attività del genere». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA