Un cuore da vendere: l’Apu all’overtime è più forte dell’Ufo

UDINE. Biella ha cuore, un Ufo in campo (Carroll), Udine ne ha di più e vince col gruppo all’overtime 101- 95 una partita bellissima. Terzo posto più vicino e un pieno enorme di consapevolezza.

Piano partita di Biella: correre, palla a Carrol, gran giocatore arrivato da Treviso dopo la gara d’andata per l’obbiettivo salvezza, con abbondante iniezione di zona. Udine? Fatica. È vero, sotto canestro Foulland trova spazi abbondanti e ne approfitta, ma i piemontesi sono più aggressivi e allungano sul 15-8 costringendo coach Boniciolli al time-out. Carroll veleggia, per carità, ma se i ragazzi del West vogliono vincere per blindare il terzo posto devono difendere. A punteggio alto vince Biella tutta la vita. Così Udine cambia registro e ricuce, grazie alla difesa pressing, fatta uscire dal cilindro, e a Foulland. Fine quarto 27-24 per i friulani. Il secondo si sintetizza in tre nomi: Carroll, 17 punti a metà gara, e Foulland (13). Il pivot è perfetto: domina, attira la difesa e, senza forzare, dà almeno 3-4 palloni d’oro ai compagni. E quando la palla gira così è un gran bel vedere. Il problema è che Udine difende poco, perde 11 palloni in 20’ e, soprattutto, non riesce a mettere la museruola neanche a Laganà.

Alla ripresa decisivo rischia subito di esserlo Nobile: tre liberi per fallo preso da Hawkins, l’altro Usa di Biella, che deve uscire per quattro falli. Missile dell’Ufo, come a dire: sarà durissima per Udine. Che però, se Biella corre, difende, lotta, ha fame di punti salvezza, dimostra di averne altrettanta alzando il livello della difesa in attesa di ritrovare la fluidità improvvisamente perduta in attacco, con il tassametro di palle perse a lievitare pericolosamente.

È sempre Carroll però il rebus, non è marcabile, segna con l’uomo addosso e Mobio lo capisce bene quando gli frana contro mentre sta tirando da otto metri. È il jolly, che ogni anno in Serie A2 viene pescato dal piano sopra quando le giornate cominciano a riallungarsi. È lui a spaccare la partita, DJ prova a dare un segnale con la seconda e la terza tripla del match. Antonutti, mentre Carroll tira il libero del 32° punto, dice sconsolato ai suoi (benedette porte chiuse) guardando il tabellone:« Caz…ragazzi, questo ce ne ha fatti già trenta». Nell’azione dopo arriva il canestro del 34° punto, poi il 36°. E quando sbaglia due liberi non ci si crede.

Fine terzo qiarto: 64-70. Insomma, dopo la tempesta Carroll (forte, forte forte, ma marcarlo meglio era davvero impossibile?) i ragazzi del West sono ancora in partita. Almeno guardando il punteggio. E ci credono. Difendono e, con un canestro siderale di Giuri, tornano a meno tre (67-70), per quanto visto nel terzo quarto grasso che cola.

Ah, l’Ufo è in panchina a rifiatare. Un dubbio fallo in attacco fischiato a Johnson (il quarto) è una bella mazzata proprio mentre “l’altro” torna in campo. Ma DJ con una schiacciata in contropiede dimostra che l’Apu è gruppo vero. Anche quando Pellegrino si divora da sotto una roba indivorabile o fa peggio tirando un mattone da tre.

Urla Boniciolli, in campo c’è una confusione pazzesca, a 5’ dalla fine Biella guida 73-69. L’Apu gioca con Nobile, Schina e Giuri, Foulland e Italiano, che mette una bomba vitale. DJ, rientrato, e Foulland regalano il sorpasso, onestamente insperato solo dieci minuti prima (75-73). Che partita.

Biella non molla, Nobile perde una palla sanguinosa, controsorpasso. Ancora parità a 2’ dalla fine. Miaschi, come all’andata si dimostra giovane di razza, Johnson sbaglia da tre il sorpasso, sempre Nobile, cuore da vendere, no a 40” dalla fine: 80-79. L’Ufo sbaglia, si sbaglia. E Giuri dall’angolo piazza il +3. Otto secondi, palla a Biella. L’Ufo con una tripla siderale ovviamente impatta. Cinque secondi. Tripla di DJ, fuori: overtime.

Nobile, Antonutti (18 punti) e DJ con una bomba che balla sul ferro tre secondi regalano il 91-85. Non basta, quattro pasticci e gli ospiti tornano lì: 92-90. Giuri è monumentale con una tripla, Miaschi risponde. Giuri, un immenso Giuri (21 punti), da un’ora con 4 falli, subisce fallo e segna: +6 (99-93). Carrol. 41 punti, si raffredda e super Vito (15 punti) la chiude dalla lunetta. —