A Feltre isole ecologiche come discariche. Cartacce e rifiuti nel parco pubblico

Furbetti della spazzatura scatenati nel fine settimana. Non solo sacchetti, abbandonati anche bidoni di vernice 

FELTRE. Ci risiamo. Basta abbassare un attimo la guardia e le isole ecologiche della città si ritrovano piene di sacchetti abbandonati, cassonetti intasati e portelli bloccati. E in questo weekend c’è anche il caso del Parco della Rimembranza, disseminato di cartacce, plastica e pure qualche bottiglia sparsa in giro. Sarà bene che oggi un addetto di Bellunum passi per di là. In ogni caso cambia il sistema, cambia la gestione, ma il fine settimana è sempre il momento più delicato per il decoro urbano.

FURBETTI DEI RIFIUTI IN AZIONE

La palma, ahimè, di isola ecologica maggiormente presa di mira, stavolta va a via Damello dove chi non è dotato di chiavetta ha pensato di abbandonare rifiuti di vario tipo sopra i cassonetti, a terra e anche infilandoli tra un contenitore e l’altro. Ma non è certo l’unico caso: al campus di Borgo Ruga, ad esempio, dietro i cassonetti qualcuno ha abbandonato un bidone di vernice e una vecchia scopa, qualcun altro non si è fatto grandi problemi e ha depositato tre sacchetti vicino a un contenitore verde.

Qualcuno deve avere avuto problemi nel conferire l’immondizia all’isola ecologica di Pra’ del Moro. Forse il sacchetto si è rotto durante l’operazione e parte del contenuto è finita a terra. A quel punto la persona ha preferito rinunciare lasciando la spazzatura sull’asfalto.

Al Pasquer, nell’isola ecologica ricavata nel piazzale del distributore Eni ci sono tre sacchi neri piazzati ai piedi del contenitore del vetro. Pessima situazione anche all’isola ecologica vicino la rotatoria delle Vignigole con sacchetti dell’umido lasciati sopra il cassonetto per il rifiuto organico e altra immondizia appoggiata al cassonetto della plastica, peraltro rimasto aperto. Qui c’è anche un contenitore dove depositare l’abbigliamento usato, materiale destinato alla Caritas. Tutt’altra partita rispetto alla raccolta differenziata, ma stesso risultato: i vestiti sembrano buttati senza la minima cura, spinti a forza nel grande contenitore più che altro per disfarsene che non per fare un’opera buona.

IL CASO PESCHIERA

Sembra incredibile, ma malgrado la presenza la telecamera fissa puntata direttamente sui cassonetti c’è ancora chi si ostina ad abbandonare rifiuti all’isola ecologica della Peschiera. È evidente che alla polizia locale basta darsi la briga di sbobinare le immagini e non sarà un problema scovare i responsabili e sanzionarli. Anche qui un bidone per la vernice, scatoloni interi pieni non si sa di cosa e un sacchettone per l’umido lasciato sopra il cassonetto di competenza. Chi pensa di essere protetto da quella siepe che scherma parzialmente l’isola ecologica da chi transita sulla strada non si rende conto dell’occhio elettronico che monitora tutto.

SCEMPIO AL PARCO

Un cestino divelto con tutta l’immondizia in giro, cartacce, oggetti e mozziconi dappertutto. Sembra che nel fine settimana qualcuno si sia voluto proprio divertire a vandalizzare il Parco della Rimembranza. In attesa dei lavori di recupero, che continuano a slittare malgrado le pressioni fatte dagli alpini per accelerare l’iter, ieri mattina il colpo d’occhio era pessimo. Oltre al cestino divelto, anche nel resto del parco la situazione è pessima. Il sito è tornato ad essere frequentato da mamme con bambini, ma anche da persone che evidentemente non hanno trovato di meglio da fare che spargere i rifiuti in giro. Serve dare una bella ripulita». —

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