Giù le iscrizioni ai corsi professionali. Confartigianato: «Vanno ripensati»
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Boom di liceali, meno alunni per il Caramuel Roncalli. Luigi Grechi: «Troppa forte la concorrenza dagli ex Cfp»
VIGEVANO
Crollano le iscrizioni agli istituti professionali. Le famiglie vigevanesi confermano la tendenza ormai quasi decennale: la maggior parte dei ragazzi di terza media sceglie di proseguire gli studi in un liceo mentre ritornano a diminuire, dopo una piccola ripresa, le iscrizioni alle scuole professionali.
LE RICHIESTE DEL MERCATO
«Il professionale è un po’ sceso dall’anno scorso – commenta Matteo Loria, dirigente scolastico del Caramuel Roncalli - e mi dispiace perché forma figure molto richieste oggi dal mercato del lavoro». Tra i vari percorsi del Caramuel Roncalli, infatti, ci sono quello di “servizi commerciali - servizi di promozione ed accoglienza turistica” dell’istituto Castoldi e quelli di manutenzione e assistenza tecnica del Roncalli.
«Credo sia sotto gli occhi di tutti - commenta Luigi Grechi, presidente di Confartigianato Imprese Lomellina - che gli istituti professionali vadano ripensati perché, per come sono oggi, subiscono la concorrenza dei corsi regionali professionalizzanti, per intendersi gli ex Cfp (Centri di formazione professionale, ndr), quelli che ti insegnano proprio uno specifico lavoro, come l’elettricista, il meccanico, la parrucchiera, il cuoco e così via. Anche guardando i dati dell’intera provincia il risultato non cambia: chi vuole trovare un lavoro, o comunque chi non ha l’idea di proseguire con gli studi, fa il corso regionale che lo impegna meno dal punto di vista dello studio e, da subito, mette la pratica al centro dell’offerta formativa. Di contro, preclude l’accesso diretto all’università, perché non sono istituti che rilasciano un diploma di maturità».
Però, come dice il preside Loria, c’è carenza di figure professionali. «Verissimo – conferma Grechi – e sono anni che lo diciamo. Per questo negli ultimi anni è cresciuta la domanda dei tecnici. Gli studenti che oggi escono da un istituto tecnico, come il chimico o meccatronico, trovano lavoro con ottime possibilità. Il problema però è che manca la manodopera specializzata, figure professionali essenziali, come l’idraulico, l’elettricista o il meccanico». La soluzione? «Ripensare il percorso degli istituti superiori professionali – dice Grechi – e non solo per Vigevano. C’è una grande differenza tra la preparazione di un diplomato di quinta superiore rispetto a quella di un ragazzo che ha fatto un corso professionale, ma questo non basta più».
SCIENZE UMANE
Si registra invece un boom di iscrizioni al liceo delle scienze umane. «Ho letto che in molti l’hanno scelto – risponde il presidente di Confartigianato –. So che hanno un piano formativo molto valido, ma mi chiedo sempre che lavoro farà chi non proseguirà con l’università o abbandonerà gli studi universitari». Soddisfatto, comprensibilmente, il preside del liceo Cairoli, Alberto Panzarasa. «Ad oggi abbiamo 296 iscritti, contro i 272 dell'anno scorso – dice Panzarasa - di cui 36 al classico, 92 allo scientifico, 107 all’indirizzo scienze umane e 60 al linguistico. Negli ultimi tre anni abbiamo registrato una forte crescita totale: siamo cioè passati dai 251, ai 272 fino agli odierni 296 nuovi iscritti». Bene anche le iscrizioni all’istituto tecnico Casale: le preiscrizioni sono circa 170 (lo scorso anno erano 167), in crescita in tutto l'istituto rispetto al precedente anno scolastico con particolare un aumento per gli indirizzi del settore tecnologico (costruzioni, ambiente, territorio e moda). SELVAGGIA BOVANI