Morti sul lavoro: è “zona arancione” Ma nel Modenese i dati migliorano
Un 2021 drammatico in Emilia Romagna. La nostra provincia ora è al 78esimo posto in Italia per incidenza sui decessi
L’Emilia Romagna in “zona arancione”. No, non avete letto male e no, non si sta parlando del Covid. Qui il mirino è spostato su altri eventi, anche questi purtroppo tragici come lo è la pandemia. Qui si parla di morti sul lavoro che in regione, nel corso del 2021, sono stati in totale 85. Di questi 9 a Modena e provincia. Lo studio, con tanto di colorazioni ai vari territori del Paese, è curato dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering. I dati sono forniti da Inail e in considerazione sono state prese le morti sui posti di lavoro, dunque non quelle avvenute nel tragitto tra casa al luogo dove svolgere le proprie mansioni. Solo nel Modenese, infatti, tenendo conto anche di quest’ultimo aspetto (come tra l’altro prevede Inail) il numero dei decessi sale a 14 lavoratori. Per chiudere, Vega Engineering ha scelto di affidarsi a un indicatore molto interessanti: ovvero il calcolo dell’incidenza. Il raffronto tra i morti e il numero dei lavoratori totali nella determinata zona. Da qui, appunto, tutta l’analisi che porta l’Emilia Romagna tra le regioni con più caduti sul lavoro e che vede Modena in 78esima posizione a livello nazionale. 78esima posizione tra tutte le province italiane.
Sempre prendendo i dati dell’Osservatorio, si nota come il Modenese abbia sensibilmente migliorato il dato rispetto a quello del 2020, quando in provincia si erano registrati 22 morti, con una incidenza di 69,3 decessi ogni milione di occupati (al 22esimo posto assoluto). La stessa incidenza, in virtù dei 9 morti registrati, nel 2021 è calata a 28,6 facendo scivolare Modena alla già citata 78esima posizione in Italia. Decisamente peggio sono i numeri della quasi totalità delle province emiliano-romagnole. Solo Rimini, al centesimo posto (14,2 decessi per un milione di occupati), è più in basso rispetto a Modena, le altre hanno purtroppo dati più seri e gravi. Piacenza è diciassettesima per esempio (78,7), i vicini di casa di Bologna (46,4) e Reggio (41,9) sono rispettivamente 45esimi e 51esimi. Ferrara (53,7) è 31esima. Insomma, una situazione regionale non certo positiva, come dimostra la “zona arancione”. L’incidenza di queste aree supera quindi la media nazionale, che è di 42,5 morti ogni milione di lavoratori. Da qui le colorazioni e quella zona arancione che certo non è indicativa di sicurezza sul lavoro.
Tralasciando, invece, l’incidenza e basandosi esclusivamente sul numero dei decessi, Vega fa sapere che «a guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la Lombardia (116). Seguono: Campania (111), Piemonte (92), Lazio ed Emilia Romagna (85), Veneto (78), Puglia (75), Toscana e Sicilia (48), Abruzzo (38), Marche e Liguria (28), Friuli Venezia Giulia (27), Trentino Alto Adige (24), Umbria (23), Sardegna (19), Basilicata (16), Molise (15), Calabria (14) e Valle D’Aosta (3).
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