Rivarolo Mantovano ha detto l’ultimo grazie a Ballarini: «Un gran lavoratore che amava la famiglia»
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Chiesa parrocchiale gremita per i funerali dell’ex presidente della storica azienda di pentole e accessori per la cucina
RIVAROLO MANTOVANO. Deceduto per una malattia rara e fulminante, è tornato ieri mattina (10 febbraio) da Milano, dove era ricoverato, arrivando in chiesa a Rivarolo. Nel pomeriggio il paese ha così salutato Giuseppe Ballarini, l’ultimo presidente dell’omonima azienda rivarolese di pentole ed accessori per la cucina, nata nel 1889 e via via cresciuta di importanza e di fatturato, anche dopo il passaggio, nel 2015, alla svizzera Zwilling.
Tra le tante persone che hanno partecipato al rito (anche sul sagrato). Seduta davanti in chiesa la moglie Maria Grazia Goi, che Ballarini aveva conosciuto fin dalla giovinezza costituendo con lei una coppia inossidabile, i figli Alessandro e Luca, gli amici rivarolesi di sempre, i cugini di quarta generazione Angelo, Roberto, Guido coi quali aveva gestito l’azienda e tanti parenti. Uniche assenti le sorelle Rosangela, Luisa e Franca che hanno seguito il rito in streaming essendo a casa per Covid.
Ad officiare il rito funebre il parroco don Ernesto Marciò e il parroco emerito don Luigi Carrai per oltre 30 anni in paese. Don Marciò ha ricordato Ballarini come imprenditore e come uomo. Come imprenditore gli ha riconosciuto operosità, ingegno e maestria, evidenziando come abbia incarnato quello stile che ha da sempre caratterizzato la storia della sua famiglia, e che sa tenere insieme l’azienda con il territorio, in una reciprocità che frutta l’eccellenza. Sul piano privato, ha ricordato Giuseppe come padre e marito, e quella famiglia «dove ha vissuto i legami più veri e più intensi, quei legami di affetto che la morte non ha il potere di slegare». «Non sono i titoli o i gradi che ci definiscono, che dicono chi veramente siamo stati – ha avvertito –. Tutti siamo definiti da quei legami affettivi che abbiamo intessuto nel corso della nostra vita: il nostro più bel testamento».
Tra i presenti il sindaco Massimiliano Galli e Luciano Gorni, presidente della Cassa rurale ed artigiana di cui il padre di Giuseppe, Sandro Ballarini, è stato a lungo presidente.
L’azienda posta all’ingresso del paese occupa circa 300 persone e sta conoscendo una fase di espansione delle esportazioni. I prodotti vanno ovunque nel mondo, prima le vendite più concentrate sulla Germania e sul nord Europa.
La Zwilling-Ballarini ha partecipato al lutto e mercoledì ha fermato la produzione per permettere ai dipendenti di ricordare l’ex presidente. Tanti i dipendenti che si sono stretti attorno alla famiglia. Dall’estero sono giunti i rappresentanti dell’azienda con una significativa presenza di maestranze della filiale in Germania.
Ballarini era molto conosciuto in paese come la moglie, docente alle medie di Rivarolo e di Bozzolo. Sempre dedito al lavoro, era di solito avvistato di buon mattino dagli studenti diretti a Mantova, perché lui arrivava solitamente alle 6.30 in piazza Finzi nello stesso bar e secondo alcuni era già stato in fabbrica per un controllo.
Al termine della cerimonia è stato sepolto nel cimitero di Rivarolo.