Trieste dà l’addio a Crechici, il patron della Modiano: «Sapeva la dignità di avere un lavoro»

Sabato mattina le esequie alla Madonna del mare celebrate da don Valerio Muschi

TRIESTE «Un uomo capace di capire quanto sia importante la dignità garantita dall’avere un lavoro e che proprio per questo si è impegnato molto, nel corso della sua esistenza, per aiutare le persone ad averne uno». Con queste parole, don Valerio Muschi, parroco della chiesa dedicata alla Madonna del mare, in piazzale Rosmini, ha ricordato sabato l’imprenditore zaratino Guido Crechici, scomparso pochi giorni fa alla soglia dei 90 anni, di cui sono svolti i funerali.

Rivolgendosi a una folla eterogenea, composta oltre che dai familiari, fra cui il figlio Stefano, da colleghi, ex dipendenti, persone del mondo dello sport e della cultura che Crechici amava in modo particolare, don Valerio ha ricordato «la competenza di Guido nello svolgimento della sua attività professionale, alla quale sapeva unire le passioni per la vela, per il calcio, per le opere d’arte, per lo scoutismo».

Artefice dei successi della Modiano, Crechici è stato a lungo impegnato anche nel contesto delle associazioni di riferimento del mondo dell’industria. «Assieme al figlio Stefano – ha sottolineato il parroco – abbiamo scelto un brano del Vangelo in cui si parla degli ultimi perché Guido Crechici molte volte, nel corso della sua vita, è andato alla ricerca proprio degli ultimi, per metterli nella condizione di risalire la china. E questo è un aspetto rilevante sul piano della fede perché tutti dobbiamo sentirci operai della fabbrica di Dio». Don Valerio ha infine ricordato che «in questa chiesa Guido Crechici visse alcune delle fasi salienti della sua vita, perché qui si unì in matrimonio, 52 anni fa, con Maria Teresa, che oggi non ha potuto essere presente, qui ha battezzato il figlio Stefano e qui oggi è ricordato da quanti gli vollero bene».