Crollano ricoveri, contagi e incidenza: i numeri del Fvg tornano ad essere da zona gialla

UDINE. Dal numero di contagi all’incidenza, passando per i ricoveri nei reparti di emergenza e in quelli di area medica. Tutti i parametri relativi alla pandemia in Friuli Venezia Giulia sono in netto miglioramento da diverso tempo, ma è nel confronto tra i primi sei giorni della scorsa settimana e il periodo lunedì-sabato di questa che la differenza è più netta con la regione che torna, dopo diverse settimane, ad avere, in concreto, numeri da zona gialla.

L’andamento in regione

Il Friuli Venezia Giulia, vale la pena ricordarlo, è entrato in zona arancione lunedì 24 gennaio in base al monitoraggio sull’andamento della pandemia della settimana precedente. La regione, infatti, si presentava con un numero di contagi (prendendo come riferimento l’andamento dal lunedì al sabato) pari a 27 mila 950 in sei giorni, oltre 60 mila persone in isolamento, un’incidenza di 2 mila 570 casi ogni 100 mila abitanti, 38 ricoverati in Terapia intensiva e 427 negli altri reparti.

La settimana successiva, invece, segna una prima riduzione – dopo un mese e mezzo di crescita – del numero dei contagi, scesi sui sei giorni a 25 mila 507, e dell’incidenza, passata a 2 mila 370, ma non (anzi aumentarono) quello degli altri criteri cioè, i ricoveri nei reparti di emergenza (42) e in quelli di area medica (474), così come la quantità di residenti costretti in isolamento perchè contagiati (66 mila 648). A cavallo tra gennaio e febbraio, poi, è arrivata la prima, vera e significativa, invenzione di tendenza. Dal 31 gennaio al 5 febbraio, nel dettaglio, i contagi complessivi sono stati 16 mila 629 – circa 9 mila in meno rispetto alla settimana precedente –, le persone in isolamento sono scese a 50 mila 722, l’incidenza a 1.603 casi ogni 100 mila abitanti e i ricoveri in Intensiva e area medica, rispettivamente, a 39 e 470. È nei primi sei giorni di questa settimana, tuttavia, che il calo è diventato ancora più consistente. Basti pensare, infatti, che i contagi sono stati 10 mila 268 – in riduzione del 39% –, i cittadini in isolamento 35 mila 139, le persone ricoverate in Intensiva 31, quelle in area medica 388 e l’incidenza è arrivata a quota 982 a un livello, cioè, che non si raggiungeva dal 3 gennaio.

Ora, considerato come la percentuale di occupazione dei posti-letto in area medica sia vicinissima ai parametri della zona gialla – 30,6% contro un tetto massimo del 30% – mentre quello in Intensiva sia già a una quota inferiore – 17,7% contro una soglia del 20% – bene si capisce come la situazione in regione non sarà sicuramente ancora né rosea né a livello di sicurezza, ma senza dubbio decisamente migliore rispetto a quella degli ultimi mesi.

La giornata

Il trend di decisa contrazione della pandemia in Friuli Venezia Giulia è dimostrato anche dai dati del monitoraggio di sabato 12 febbraio della Regione.

Nella giornata di sabato 12 febbraio, infatti, su 6 mila 585 tamponi molecolari sono stati rilevati 465 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 7,06%. Sono stati inoltre 11 mila 451 i test rapidi antigenici effettuati, dai quali sono stati rilevati 1.049 casi (9,16%).

Complessivamente, pertanto, parliamo di 1.514 casi che, a fronte di 18 mila 36 tamponi, disegnano un tasso medio di positività dell’8,4%. Le persone ricoverate in Terapia intensiva scendono a 31 – in riduzione di ben dieci unità rispetto al numero comunicato venerdì –, così come i pazienti ospedalizzati in altri reparti che calano a 388 (-2).

Sabato 12 febbraio, però, si sono registrati i decessi di quindici persone: un uomo di 98 anni di Trieste, un altro di 95 sempre del capoluogo regionale, un altro di 94 di Cormons, un altro di 89 di Ronchi dei Legionari, un altro di 82 di Magnano in Riviera, un altro di 79 di Trieste, un altro di 77 di Monfalcone, due coetanee di Cividale del Friuli e San Leonardo, un uomo di 75 di Roveredo in Piano, un altro di 73 di Spilimbergo, un altro di 71 di Trieste, un altro di 69 sempre di Trieste e un altro di 68 ancora del capoluogo regionale oltre, infine, a un altro uomo di 66 di Muggia.

Sistema sanitario e rsa

In sanità, sono state rilevate le seguenti positività: in AsuGi tre infermieri, quattro medici, un operatore socio sanitario, tre tecnici e un terapista; in AsuFc un amministrativo, un addetto all’assistenza, sei infermieri, due medici, quattro operatori socio sanitari, un tecnico e un terapista; in AsFo un autista, un farmacista, quattro infermieri e un operatore socio sanitario; al Burlo Garofolo un infermiere e un’ostetrica e al Cro di Aviano un amministrativo. Relativamente alle residenze per anziani, infine, parliamo di venti ospiti e di 22 operatori.